AL VITO FAZZI BOMBOLE DI OSSIGENO SCADUTO
(Rdl)______Si è appreso questa mattina che nella giornata di ieri c’è stato un intervento dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce.
Durante l’ispezione in un impianto agganciato al sistema di sicurezza secondario, hanno trovato duecento bombole di ossigeno scaduto e le hanno sequestrate, in quanto l’ossigeno è considerato farmaco a tutti gli effetti.
Sulla vicenda, è intervenuta l’azienda sanitaria con un comunicato: “La centrale dei gas medicali è costituita da due bomboloni, uno di ossigeno e uno di azoto. Vi è poi una una rampa di cestelli con più bombole (pacchi bombole) che entrano in funzione immediatamente e automaticamente in caso di mancato funzionamento della fonte primaria.
Esiste poi una seconda rampa di cestelli con più bombole attivabili solo manualmente da un operatore in caso di estrema urgenza, per non funzionamento del sistema centrale e della rampa di emergenza ad attivazione automatica.
In questa seconda rampa di bombole, ad attivazione manuale (e mai entrata in funzione negli anni) sono state riscontrate, nei cestelli, delle bombole con data di utilizzo scaduta.
I NAS, condividendo la richiesta della direttrice della farmacia del Presidio Ospedaliero Vito Fazzi, hanno disposto lo smontaggio delle bombole con prodotto scaduto presenti su questa seconda rampa. Le bombole successivamente sono state sottoposte a sequestro probatorio con contestuale contestazione della condotta alla ditta fornitrice e comunicazione all’Autorità Giudiziaria.
Anche la ASL Lecce contesterà alla ditta la inadempienza contrattuale riscontrata”.
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