ULTIM’ORA / C’E’ IL TESTO COMPLETO DEL NUOVO DPCM
(Rdl)______In tarda mattinata la presidenza del Consigliuo dei Ministri ha informato che “il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il Dpcm del 3 novembre contenente le nuove misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19”.
Secondo quanto si apprende a livello informale, al momento sono state considerate zone “rosse” “scenario di massima gravità” le definisce il decreto, Lombardia, Piemonte e Calabria; “arancioni”, “scenario di elevata gravità”, Puglia e Sicilia.
Ma dell’indicazione pratica, regione per regione, dei modelli teorizzati, non c’è ancora comunicazione ufficiale.
Qui di seguito, il testo completo
http://www.governo.it/sites/new.governo.it/files/Dpcm_3_novembre_2020.pdf
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AGGIORNAMENTO DI GIOVEDI’ 5 OTTOBRE, ORE 9.00
Come da comunicazione di ieri sera da parte del governo, la Puglia è confermata ‘zona arancione’.
La “colorazione” definitiva è stata annunciata dal governo nella tarda serata di ieri: Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d’Aosta, zone rosse; Puglia e Sicilia, zone arancioni; gialle tutte le altre.
In pratica, facendo una sintesi fra misure generali e particolari, ecco quanto previsto quindi per la Puglia:
“coprifuoco” dalle ore 22 alle 5;
non sarà possibile entrare o uscire dalla regione o spostarsi da un comune all’altro, tranne che per comprovate esigenze dunque motivi di lavoro, salute e emergenze. Per entrare e uscire dalla zona arancione servirà l’autocertificazione;
sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), a esclusione delle mense e del catering continuativo; si potrà comprare cibo da asporto fino alle 22 con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze;
palestre e piscine restano chiuse, ma è ancora possibile fare attività individuale all’aperto nel rispetto del distanziamento;
restano aperti parrucchieri, barbieri ed estetisti;
autobus e mezzi di trasporto dovranno essere occupati al 50% della capienza;
i musei sono chiusi e sono sospesi tutti i concorsi;
nei fine settimana sono chiusi anche i centri commerciali.
Salento a rischio lockdown? No grazie. Prudenza e prevenzione sono alla base di questa lotta al covid19, ma la curva epidemiologica non è uguale in tutta Italia e non è uguale nemmeno in questa lunghissima regione Puglia.
Il nuovo DPCM ci ha consegnato un quadro ancor più caotico, ma finalmente – dopo mesi e mesi di sollecitazioni – il Governo ha capito di dover trattare l’emergenza sanitaria in modo differente, a seconda dell’andamento del contagio rintracciabile in ogni territorio.
Ebbene, la Puglia (prevista come zona arancione e che ben poco si differenzia con le zone rosse) fa certamente registrare ogni giorno numeri preoccupanti, ma la distribuzione dei casi varia da provincia a provincia.
Sono sotto gli occhi di tutti, infatti, i numeri del nord della Puglia e di quelli del Salento, con la provincia di Lecce in particolare che proprio come a marzo/aprile regge l’onda d’urto.
Non ha alcun senso – logico e giuridico – prevedere una applicazione indiscriminata e generalizzata delle nuove regole a tutta la Puglia.
E allora il governatore Emiliano intervenga perché lo strumento esiste ed è nelle sue mani.
Nel nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, infatti, dopo aver individuato il “colore” da assegnare ad ogni regione, è prevista la possibilità di derogare alle regole generalmente previste.
Tale strumento è rintracciabile nell’art. 2 del DPCM 03.11.2020, il quale comma 2 recita testualmente: “Con ordinanza del Ministro della Salute adottata ai sensi del comma 1, d’intesa con il presidente della Regione interessata, può essere prevista, in relazione a specifiche parti del territorio regionale, in ragione dell’andamento del rischio epidemiologico, l’esenzione dall’applicazione delle misure di cui al comma 4” (quelle tipiche, cioè, del regime previsto a livello regionale).
Michele Emiliano ha l’obbligo di tutelare l’intera regione, certo, ma non può ignorare differenze di fatto esistenti tra il Salento e il resto della Puglia. I salentini non meritano un lockdown.