di Elena Vada______
Come si mangiano alcuni alimenti (pollo, molluschi, costolette, frutta, dolci…) con le mani, o con le posate?
Il Galateo Ufficiale dice che NESSUN cibo, portato in tavola, può essere consumato con le mani, a parte il pane, che va spezzato, nel proprio piattino, posto a sinistra, nell’apparecchiatura e le ciliege (prese dal picciolo).
Ma, siamo in un’era nuova, globalizzata, dove cucine, usi, costumi, si mescolano, creando un Bon-Ton, moderno, attualizzato.
Oggi, ad esempio, è molto di moda, lo “street-food” (cibo consumato per strada), dove, l’unica raccomandazione che vi faccio è:
“Non ciucciatevi, sonoramente, i polpastrelli delle dita!”.
Con l’introduzione di piatti e ristoranti stranieri, come: cinesi, giapponesi, arabi, indiani, africani, sudamericani, ecc., abbiamo imparato non solo, gusti, ma, anche, tradizioni diverse.
Il vero Bon-Ton, sta, quindi, nel:
mangiare secondo modi e maniere, dettate dall’usanza, dei popoli, cui appartengono.
EVVIVA: bacchette, chapati, pita, mani, dita e, perfino, il “rutto”.
Tornando nel nostro paese, l’Italia, sostengo che, per alcuni cibi, della tradizione regionale, Il PIACERE, della manipolazione, supera l’applicazione dell’etichetta.
La gola, come il sesso, non ha regole codificate.
Insomma, volevo dirvi che, stasera, la “PIZZA” mangiatela, pure, con le MANI, tagliata a fette, piegata a libretto… riacchiappando, con la lingua, mozzarella e sugo, che filano e colano… In bocca, riempiendola d’intenso sapore.
Che goduria!
Maronn ro’ Carmin , song’ e Napule paisà!!!
Category: Costume e società, Cronaca