VIAGGIO AL TERMINE DELLA NOTTE, DA PIAZZA ITALIA AGLI ARRESTI DOMICILIARI. TRE RAGAZZE VENTENNI LECCESI SCATENATE CONTRO I POLIZIOTTI A PORTA SAN BIAGIO INSIEME AL LORO AMICO CUBANO, SCOPERTO IN AUTO SENZA PATENTE E CON TRE GRAMMI DI FUMO
(e.l.)_______A notte fonda, verso le 3 di oggi, un equipaggio della Sezione Volanti della Questura di Lecce, nei pressi di Piazza Italia, davanti Porta San Biagio, ha fermato e controllato un’autovettura che, alla vista dell’auto della Polizia, aveva tentato di allontanarsi.
Nel veicolo, condotto da un giovane di 19 anni di origine cubana, privo di patente di guida perché mai conseguita, viaggiavano altre quattro persone, tutte di sesso femminile, e tutte leccesi, della provincia salentina, di 27, 25, 22 e 18 anni.
Durante il controllo, nel marsupio del conducente, in un pacchetto di sigarette vuoto, sono stati rinvenuti due involucri contenenti circa tre grammi di marijuana.
A questo punto tre delle ragazze cominciavano ad inveire contro i poliziotti: solo la più piccola d’età, si dissociava dal loro comportamento e anzi cercava di farle smettere, senza riuscirci.
Anzi, le tre, all’unisono con il ragazzo cubano, si scagliavano contro gli agenti, con spinte, calci, pugni e morsi.
Due dei poliziotti rimanevano feriti: portati e curati al Pronto Soccorso del Vito Fazzi, per lesioni guaribili rispettivamente in venti e dieci giorni.
Soltanto l’impiego dello spray urticante riusciva a riportare momentaneamente la calma, fino a quando il giovane e le tre ragazze sono state fatte salire a bordo di un’auto di servizio, per essere accompagnate in Questura.
Da quel momento, e pure negli uffici, i quattro hanno continuato con azioni violente, minacce e intimidazioni.
Sono stati arrestati, con le accuse di violenza, minacce e resistenza a pubblico ufficiale, solo per due è scattata anche la denuncia per danneggiamento aggravato, avendo colpito le portiere di una Volante e rotto i finestrini, nel tentativo di divincolarsi e scappare.
Il pm di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce ha disposto per loro che fossero posti ai domiciliari.
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