PAGELLE LECCE – ENTELLE a cura di Gabriele De Pandis
Benassi 6,5: il primo tempo non lo vede operativo, complice la buona attenzione difensiva del Lecce e la scarsa mira diVannucchi e compagni che non riescono a centrare la porta. Nel secondo tempo è un’altra musica anche a causa del calo dei giallorossi e Max deve sventare i pericoli creati dalla squadra chiavarese: ordinaria amministrazione ed autorità in area nella prima parte di secondo tempo, prodigi al 22’ su Garin ed al 36’ su Staiti. Mezzo voto in meno perché sulla punizione del 2-1 diVannucchi appare leggermente in ritardo.
Diniz 7: grande partita per il centrale brasiliano scuola Milan. Comincia in sordina ma sale di intensità piano piano. Al 22’ sfiora il gol di testa su corner di Chevanton ma è al 24’ la sua azione strappa-applausi partita dalla trequarti difensiva, continuata con un uno-due con Bogliacino dove il brasiliano si è poi disimpegnato in mezzo a tre difensori dell’Entella. Subisce fallo forse ma non conta perché poi la palla arriverà a Chevanton per la firma dell’1-0. La partita del centrale ex Livorno continua su alti ritmi con grande controllo della fase difensiva: il duo di sinistra Guerra-Russo non riesce a passare dalle sue parti. Nella ripresa è sempre la stessa solfa, con il brasiliano padrone indiscusso della fascia destra. Sfiora ancora il gol con un cross al 18’ deviato da Russo che costringe Paroni al tuffo. Uniche disattenzioni della giornata le sponde concesse a Cori tra il 35’ ed il 40’. Quotazioni in ascesa.
Martinez 6,5: il solito leader difensivo, da quando c’è lui a comandare la difesa del Lecce il rendimento è tutta un’altra musica. Alla solita attenzione nei tackle aggiunge una strepitosa corsa palla al piede che taglia spesso il centrocampo dell’Entella. Al 40’ è eroico quando si stacca dal blocco di uomini dell’area per contrastare Volpe sulla punizione corta di Vannucchi. È un modello di professionalità, il suo temperamento sarà vitale per gestire le fasi concitate della finale contro il Carpi.
Esposito 6: attento negli interventi e sicuro seppur basilare nello stile. La vicinanza con Martinez da maggiore sicurezza al centrale galatinese che va di martello quando è chiamato a contrastare gli avanti dell’Entella. Fa il suo compito senza particolari patemi.
Tomi 6,5: conferma le belle indicazioni viste nella mezzora disputata a Chiavari. È in palla ed il sistema di gioco di Gustinettigli consente di giocare su tutta la fascia. Dai suoi piedi al 2’ parte la prima palla gol del Lecce: il suo perfetto lancio a cercareChevanton per poco non causa la frittata tra Cesar e Paroni. Non soffre in fase difensiva, è anzi tenace su ogni palla che gli capita tra i piedi. Buoni i suoi innumerevoli lanci per le punte.
Zappacosta SV: è della partita per soli 13 minuti, deve lasciare il campo anzitempo a causa di un duro contrasto con Volpe. Sarà sostituito da Ronaldo Vanin.
Giacomazzi 6: comincia male il match beccandosi uno stupido giallo per somma di falli. Questa spada di Damocle pesa sulla conduzione della sua partita che comunque va in crescendo a partire dal pronto riscatto cercato con una magistrale discesa al 7’ che crea scompiglio tra i reparti liguri. Recupera innumerevoli palloni e cerca di guidare la linea di centrocampo riuscendoci parzialmente a causa del patema sofferto nei minuti finali dal reparto mediano leccese a causa del troppo spazio lasciato al sempreverde Ighli Vannucchi.
Memushaj 7: torna nel suo ruolo di mezzala sinistra e si vede. Oggi gli tocca il lavoro sporco che normalmente viene deputato a De Rose. L’albanese però lo svolge benissimo recuperando e tessendo gioco in quantità industriale ed in buono stile. In questa posizione riesce ad esprimere il massimo delle sue già grandi potenzialità. Quando poi il Lecce cala sale in cattedra ancora di più: una manna dal cielo la sua capacità di tener palla nelle fasi di massima intensita della Virtus Entella.
Bogliacino 6,5: con lui la palla è in banca, quindi di sicuro rendimento. All’inizio è tartassato dalle entrate ben poco gentili di Staiti e Cesar ma col tempo riesce a trovare le giuste misure e le giuste porzioni di campo dove agire. Tiene palla, fa salire la squadra e riesce sempre a trovare il passaggio più sensato. Nella ripresa cerca anche l’acuto personale: al 15’ della ripresa, dopo aver seminato il panico nel centro-sinistra della difesa chiavarese, mette al centro, Argeri salva ma la palla torna al trequartista uruguagio: la saetta sul primo palo finisce di poco fuori. Anche lui sugli scudi per la gestione delle fasi concitate del match.
Chevanton 8: è ancora lui l’hombre del partido. La sua presenza manda più volte in tilt la coppia centrale Falcier – Cesar che perennemente lo raddoppiano. Spigolosissima la sua punizione da lontano al 15’ che Paroni trattiene in due tempi. Al 24’ il primo prodigio quando dopo l’azione martellante di Diniz la palla arriva a lui al limite dell’area. Chevanton ferma la sfera e disegna una curva fantastica che va a morire in fondo al sacco per il tripudio del Via del Mare che esplode sfogando tutta la tensione accumulata. Pazzesco contributo del talento di Juan Lacaze anche nel gol del 2-0: al 27’ riceve palla da Tomi, la nasconde per ben due volte a Falcier e con la coda dell’occhio concede alla platea un perfetto assist per Vanin che andrà a segnare. Nonostante non è al meglio della condizione ha preso per mano un’altra volta questa squadra: meritatissima e dovuta la standing ovation al momento della sostituzione con Chiricò.
Jeda 6: nel primo tempo è forse offuscato dalla enorme mole di lavoro e di lumi eseguiti da Chevanton. In ogni caso anche nei primi 45’ fa il suo: Cesar, molto più alto di lui, non riesce quasi mai ad avere la meglio sulle palle alte. Nella ripresa è un altro leitmotiv, anche lui vuole apporre il suo sigillo al match. Sembra riuscirci al 7’ con un’azione solitaria di 50 metri che viene conclusa con un destro che si sbatte sul palo alla destra di Paroni. Al 10’ pecca di altruismo servendo Cheva posizionato male. Ai punti la sua prestazione è positiva. Al 34’ lascia il posto a Pià per avere maggiore profondità nei minuti finali.
Sostituti:
Vanin 6,5: la scommessa vinta da Elio Gustinetti. Reinventatosi terzo di centrocampo il terzino ex Sorrento firma al 27’ il suo secondo gol in maglia giallorossa con un mezzo esterno di prima dai 15 metri appena all’interno dell’area. Il gol lo galvanizza e gli permette di condurre una bella partita fatta di corsa ed acuti continui. Il binario destro oggi è stato la marcia in più, il suo ruolo naturale di terzino lo ha aiutato nell’intesa con Diniz nei movimenti offensivi per evitare di lasciare pericolose praterie aVannucchi e compagni.
Chiricò 5,5: tanta voglia di fare. Sostituisce Chevanton (con annesse raccomandazioni donategli dall’uruguaiano) ed entra subito nel match nel suo stile ossia con azioni personali travolgenti. Non riesce però a trovare il guizzo giusto in fase realizzativa mancando la porta in due occasioni e tirando suParoni in un’altra. Ha il merito di far ammonire in sempre presente capitano dell’Entella Volpe ma nelle sue percussioni offensive si poteva fare di più: un maggior cinismo avrebbe potuto evitare i patemi d’animo degli ultimi minuti.
Pià SV: entra per giocare gli ultimi 10 minuti di difesa e di possesso palla. Esegue gli ordini e fa il suo.
Gustinetti 7: ha vinto anche lui. Azzecca tutte le scelte riuscendo a giocare perfettamente in pretattica. La coppia d’attaccoChevanton-Jeda, seppur non riesce a garantire i 90 minuti, ha un potenziale enorme per questa categoria. Riesce a far girare bene i suoi uomini mettendoli nelle giuste posizioni, vedi Bogliacino e Memushaj. Vince poi di gran classe la scommessa Ronaldo Vanin. Ora l’atto più difficile della stagione nel doppio confronto a Carpi che vale la B: serve recuperare tutti gli infortunati e serve uno dei migliori Lecce della stagione.
Category: Sport