NOVITA’ EDITORIALI / L’EDITORE SALENTINO MUSICAOS PUBBLICA IL ROMANZO DELLA SCRITTRICE ARGENTINA FERNANDA GARCIA LAO “Donne da Macello”
di Raffaele Polo_______
Per chi abbia letto ‘Pantaleon e le visitatrici’ di Mario Vargas Llosa, il tema portante, l’idea di fondo non risulterà nuova: i soldati in continuo stato di allerta hanno bisogno di donne. E gli alti comandi militari si adoperano per risolvere questo problema.
Naturalmente con esiti e stili diversi, è l’argentina Fernanda Garcia Lao (nella foto) a fare da contraltare al peruviano Llosa, presentandoci un testo drammatico e al limite della paranoia, che viene pubblicato da Musicaos editore nell’ambito del Programma ‘Sur’ di supporto alle traduzioni del Ministero degli Affari Esteri, del Commercio Internazionale e del Culto della Repubblica Argentina col titolo “Donne da macello” (euro 15),
Ottima la traduzione di Diego Sìmini, che cura anche un’approfondita ed esaustiva introduzione al libro, pubblicata però in conclusione, nel capitolo ‘Rimandi espliciti e impliciti di un romanzo dirompente’.
Stavolta la vicenda è ambientata in una sperduta città dell’Argentina, dove si inizia un progetto per rimpolpare la popolazione delle isole che somigliano molto alle Malvine (ormai costituita solo da un manipolo di soldati) che sono state conquistate ma hanno contagiato gli occupanti con un morbo misterioso che assomiglia molto a quello che imperversa attualmente nell’intero mondo… Bisogna scegliere un gruppo di donne che, inviate nelle mortali isole, daranno figli alla patria, soddisfacendo gli appetiti sessuali dei soldati sopravvissuti.
I personaggi della vicenda sono Jacinto, tipico travet senza doti particolari, suo fratello Leopoldo, che ha ideato l’incredibile progetto, la madre psicologa che lo sostiene e il padre macellaio, perfetta alternanza al vegetariano Jacinto.
Con questi personaggi, vagamente pirandelliani, la scrittrice argentina, scandisce una vicenda piena di sorprese che viene sottolineata dal procedere narrativo denso, fluido, implacabile.
Fernanda Garcia Lao è tra le figure emergenti della letteratura sudamericana, con scritti e romanzi tradotti in francese, portoghese, inglese, svedese e greco. In questo ‘Donne da macello’ emerge tutto il dissenso, lo sconforto e il disagio di chi vive in terre dominate, ancora, da interessi, prevaricazioni e violenze. E, come una simbolica sintesi dell’atmosfera di tutta la narrazione, ecco scandite le parole finali del romanzo:
“A tribordo, il relitto di una nave da guerra coperto di lichene. Un gruppetto di foche indolenti si riposa sull’incisione di un’ancora attraversata da un berretto frigio (Stemma della marina da guerra argentina NdR). Allora capiamo. (…) I colori del nemico ondeggiano sull’asta. Abbiamo perso.”
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