NOVITA’ EDITORIALI / I 3 METRI SOPRA IL CIELO DI SIMONE DE FILIPPIS
“Scattaci una foto, prima che tutto finisca”
di Raffaele Polo______
C’è stato un periodo (breve), nelle preferenze librarie italiane, che ha visto Federico Moccia in testa a tutte le preferenze, ovviamente giovanili, per le sue ‘sceneggiature’ basate esclusivamente sugli amori e gli usiecostumi dei ragazzi e delle ragazze che, poi, si fidanzano e vanno a collocare i lucchetti su un lampione della piazza centrale, a mo’ di promessa di amore sempiterno.
Ecco, di quel folto gruppo di Erike, Vic, Pat, Magret e Cleo, con corrispondenti maschili legati ai diminutivi Edo, Tom. Bravo, Sammy e Miki e delle loro continue e spesso scontate avventure, a volte rimangono solo dei flash, come delle stinte fotografie che, adesso che le foto su carta non si usano più, testimoniano il tempo passato e la nostalgia per quello che non è più.
E viene allora voglia di esclamare ‘Scattaci una foto, prima che tutto finisca’, proprio come recitano titolo e sottotitolo di questo corposo libro edito da ‘I libri di Icaro’ (319 pagg- 22 euro) che Simone De Filippis, giovane gallipolino appena quarantenne (al giorno d’oggi i 40 anni fanno ancora parte della ‘gioventù’…) ci offre, scandendolo in quindici capitoli che sono altrettante foto della sua esperienza romanzata di studente universitario fuori sede, alla ricerca di amori ed esperienze .
Come giustamente afferma nella sua prefazione Emanuela Boccassini ‘…il protagonista è un ragazzo timido e a volte un po’ imbranato, ma in gamba, sensibile e comprensivo che, come tutti gli esseri umani, commette i propri errori, anche di giudizio, però è disposto a ritornare sui propri passi (…) Alla fine di questo libro visivo, Simone diventa anche l’amico dello spettatore-lettore che controvoglia lo deve lasciare andare via dopo aver girato e visto l’ultima pagina’.
La prosa di De Filippis è uniforme e armonica, senza sbalzi, cambiamenti o artifici letterari. É proprio un diario post-adolescenziale che è la fotografia (è il caso di ripeterlo!) di come sono i giovani d’oggi e di quali siano i veri problemi che li preoccupano.
Come Jacopo Ortis o Erasmo, anche loro hanno l’amore al primo posto. E tutti i coinvolgimenti, le sofferenze, gli aneliti che esso comporta. Ma gli esiti sono, naturalmente, diversi e frutto dei tempi: se prima si pensava al suicidio e al veleno, oggi basta un ‘cuba-libre’ a risolvere la faccenda… E, comunque, alla fine l’amore vince sempre. Anche in questo scritto dove l’ultima foto è così descritta: “L’ultima fotografia è venuta male, sovraesposta. C’è solo un puntino nero in mezzo, come quando spegni il televisore. Intorno rumori di macchine, nulla più. E l’album è finito”.