IL LECCE / ILPREPARTITA / CON L’ACQUA ALLA GOLA
(Rdl)______La trentacinquesima giornata, sedicesima di ritorno, quattro partite questa compresa al termine, prevede Lecce – Brescia domani, mercoledì 22, alle 21.45, al Via del Mare.
I due allenatori dicono di crederci, cercano di far leva sull’orgoglio e sulla professionalità dei loro calciatori, si appellano alla ragione della matematica, e alla saggezza del ‘finché c’è vita c’è speranza’, per cui entrambi domani vogliono vincerla, avendo un solo risultato a disposizione, per poter anche solo continuare a sperare.
Fanno bene, per carità, ci mancherebbe altro.
I miracoli possono sempre accadere.
Se lo fa Diego Lopez, che è a quota 24 punti, perché non dovrebbe farlo Carlo Liverani, che di punti ne ha 29?
Lo fa, sia pur in un ambiente che pare consapevolmente e lucidamente rassegnato.
Però, ecco appunto, servirebbe un miracolo, anzi due: primo, fare almeno dieci punti in quattro partite, il che già di per sé sarebbe un’impresa; secondo, dal momento che il primo da solo non basterebbe, che contemporaneamente le squadre sopra, cioè una di esse, praticamente si suicidi nel finale di campionato.
Il Torino ha 37 punti, gliene bastano tre, quattro, come pure all’Udinese, ora a 36, e non c’è altro da aggiungere.
Appena più difficile per il Genoa, che ha 33 punti, quattro sopra la ‘zona rossa’, e di punti dovrà fare, ragionevolmente, sempre ammesso e non concesso l’exploit del Lecce sopra ipotizzato, sei o sette.
La matematica dice questo, la logica calcistica dice che se lo scorso luglio hai preso quale rinforzo per la serie A Balotelli, oppure hai preso Babacar, a voler capire lo stato dell’arte tutto quadra in maniera molto più semplice.
Povero Lecce, con l’acqua alla gola, all’ultima spiaggia, che può sperare ormai solamente in Sant’Oronzo!
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