SE MATTEO SALVINI FA PROSELITI AL SUD
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Crocifisso Aloisi, referente regionale per la Puglia del Movimento 24 Agosto Equità Territoriale, ci manda il seguente comunicato stampa (con la foto sotto riportata. La foto di copertina invece è stata scelta della nostra redazione, presa dalla pagina Facebook di Matteo Salvini, questo pomeriggio a Ceglie Messapica).______
Come M24A Equità Territoriale Puglia riteniamo sconcertante che la Lega riesca a fare proselitismo in alcune zone del Sud. Stiamo parlando di una forza politica che da sempre rappresenta la testa d’ariete di un ampio e variegato fronte politico/economico/culturale/giornalistico che ha fatto le sue fortune drenando risorse pubbliche dal Sud verso il Nord del paese, attraverso i più incredibili stratagemmi giuridici approvati, di volta in volta, da tutti i partiti nazionali compreso anche moltissimi parlamentari del Sud che hanno avallato queste scelte con le loro distrazioni o i loro silenzi, ottenendo in cambio onori e potere dai rispettivi padrini politici nazionali.
Se oggi il Sud Italia è nelle condizioni in cui di trova, se è trattato da colonia interna nazionale da sfruttare in tutti i modi possibili, se è in corso una desertificazione industriale e umana con aziende che chiudono e giovani che emigrano per lavorare, per studiare, se ogni anno moltissimi meridionali sono costretti ad andare al Nord per curarsi, le responsabilità politiche e istituzionali sono proprio della Lega che ha imposto al paese un dibattito culturale a senso unico con una chiave di lettura distorta ed offensiva dei meridionali.
Ovviamente in questo è stata aiutata da opinionisti e giornalisti che hanno sempre derubricato le sparate leghiste nel corso degli anni considerandole semplici manifestazioni goliardiche. In realtà i messaggi leghisti sono riusciti a penetrare nelle profondità delle coscienze proprio perché sottovalutati da tutti scientemente. Ed i meridionali che oggi addirittura applaudono i loro stessi aguzzini ne sono la prova. Non è bastato il pensiero espresso da Salvini in un recente intervento ad un congresso leghista dove, per convincere i compagni di partito riottosi alla nuova linea leghista di apertura verso tutti gli italiani, il leader leghista ha fatto intendere che si trattava soltanto di un cambio di pelle ma che la sostanza sarebbe rimasta la stessa: cioè perseguire gli obiettivi della Lega Nord, quelli di sempre, quelli che ancora sono presenti nello statuto della Lega.
Dunque ogni calata di Salvini al Sud dovrebbe rappresentare un’offesa all’intelligenza di noi meridionali, altro che applausi (pochissimi, rispetto alle contestazioni) e selfie, tantissimi.
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