DI NUOVO GIORNATE DI FUOCO NEL SALENTO. NELL’IMPOTENZA DELLE ISTITUZIONI A PREVENIRE E REPRIMERE, DEL RESTO NELL’INDIFFERENZA GENERALE, LE PAROLE DEL SINDACO DI GALATONE FLAVIO FILONI SONO UN MERITORIO GRIDO DI DOLORE – photogallery

| 14 Luglio 2020 | 1 Comment

Mav______Per tutta la giornata di ieri un vasto incendio ha devastato la macchia mediterranea a ridosso di Lido Conchiglie di Gallipoli, partendo da località La Reggia, fra Sannicola e Galatone (nelle foto).

E’ l’ultimo di una lunga serie, che parte negli anni precedenti e arriva ai giorni scorsi.

Danni ingenti, abitazioni limitrofe invase dal fumo, paura, poi l’intervento massiccio dei Vigili del Fuoco da più sedi geograficamente vicine ha evitato il peggio, anche con l’impiego di due aerei Canadair giunti appositamente sul luogo da Lamezia Terme.
Impotenti, rassegnati, così ci poniamo in generale di fronte ai criminali che continuano a devastare impunemente il nostro territorio, a fini speculativi e per loro interesse, o tornaconto dei loro mandanti.

Non passa settimana, che non venga colpita una zona, sia sul versante adriatico, sia su quello jonico.

La zona colpita ieri è poi proprio sotto attacco, presa di mira dai piromani criminali in maniera ripetuta e insistita, sistematica, nelle scorse settimane: basterebbe poco a capire, a istituire un efficace servizio di vigilanza, ma niente.

 

In generale, poi, abbiamo consultato l’archivio di leccecronaca.it, anche quest’anno l’elenco fa impressione, peggio dello scorso anno.

 

Ieri è ritornata la piaga degli incendi dolosi che, pazzi scatenati, oppure menti raffinatissime che siano ad appiccarli, continuano a provocare deliberatamente, una vera emergenza mai finita, e, per dirla tutta, mai seriamente affrontata a tutti i livelli.

La frammentazione delle competenze, dalle autorità statali, a quelle dei vari enti locali, diventa spesso un problema, non una risorsa efficace nel contrasto.

Compriamo poi F35 da guerra, mica preziosi Canadair.

Non mancano le leggi, anzi, ce ne sono fin troppe. Manca una lucida volontà politica di affrontare concretamente questo scempio, a cominciare dalle competenze locali di Regione, Provincia e Comuni.

Ieri, finalmente un’eccezione, una reazione che sia una da parte delle Istituzioni. Il sindaco di Galatone Flavio Filoni ha dichiarato: “E’ l’ennesimo incendio che interessa la zona della Montagna Spaccata – Rupi di San Mauro avvenuto, purtroppo in una giornata in cui le condizioni meteo sono più che idonee a far propagare le fiamme con molta facilità.
Ogni volta, vedere questo macabro spettacolo, è sempre un colpo al cuore.

Dalle dinamiche si sospetta che anche questa volta la natura dell’incendio sia di tipo doloso, nelle prossime ore presenterò denuncia contro ignoti. Questa storia deve finire”.

Il sindaco è tornato alla carica oggi, con una dichiarazione nel primo pomeriggio: “Questa mattina, per prima cosa, ho dato mandato all’avvocatura comunale di sporgere denuncia contro ignoti. Il Comune di Galatone, la zona costiera de La Reggia e tutta la costa limitrofa ha subito un grave attentato che non può passare inosservato, a questo proposito invito anche i miei colleghi Sindaci di Nardò, Sannicola e Gallipoli a procedere con una denuncia formale alle autorità competenti.
Di fronte a questo scenario catastrofico non si può rimanere indifferenti”.

 

 

 

Category: Cronaca, Politica

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Comments (1)

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  1. Antonio Trevisi, M5S - tramite mail ha detto:

    “Non possiamo rimanere inermi mentre ettari di macchia mediterranea vengono distrutti da incendi probabilmente di origine dolosa. I cittadini che ieri si sono trovati nella zona di Lido Conchiglie a Gallipoli hanno vissuto sulla propria pelle una situazione che non può più essere tollerata.
    Per questo sarebbe utile istituire un tavolo di confronto con i sindaci dei Comuni delle zone limitrofe tra Gallipoli, Galatone e Sannicola che sono i diretti interessati nel trovare una soluzione il prima possibile ed evitare che si ripeta quanto accaduto.

    Il forte vento ha aggravato la situazione e le fiamme hanno lambito anche le abitazioni. Non è purtroppo la prima volta che si assiste a questi fenomeni, aggravati anche da una situazione di incuria in cui versa la pineta.
    Per questo è necessario aumentare i controlli ma soprattutto coinvolgere i Comuni limitrofi attraverso l’istituzione di un tavolo in cui si possa arrivare a una soluzione condivisa che tuteli la sicurezza degli abitanti e la salvaguardia di un polmone verde del Salento”.

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