IL LECCE / LA PARTITA / PERSA UNA SFIDA DECISIVA
(Rdl)______Bisognava vincerla, questa partita, senza se e senza ma, non importa come e perché, ma bisognava vincerla e basta.
Per di più, contro avversari confermatisi men che mediocri, ma determinati e vincenti (nella foto).
Il Lecce invece riesce a perdere di nuovo: oramai è in caduta libera, destinazione serie B.
Una squadra che non graffia, che non morde, che non colpisce. In completo cedimento strutturale: non incide, non ha nemmeno più la mentalità del sacrificio e della reazione.
Si salvano in pochissimi, inutile fare i nomi che tutti sanno di capitan Mancosu, di Falco, di Barak.
Tutti gli altri, chi c’è e chi non c’è per misteriosi infortuni senza soluzione di continuità, annaspano, subiscono, girano a vuoto.
Continuano a fare pressing su poltrone e sofà, appaiono pure in campo turisti per caso in questo Salento che li ha deliziati di passione, ripagata con prestazioni da dimenticare.
Babacar poi è un fantasma.
L’albero di Natale di Liverani d’estate viene male, sta mostrando essiccamento rapido,si è già afflosciato: la squadra non lo segue più, e poi chi ha fatto questa squadra, evidentemente di scelte condivise, può cominciare a meditare.
La cessione di La Mantia a gennaio, ecco, basterebbe questo.
La rassegnazione, infine, sì, è proprio insopportabile, la rassegnazione che si toccava con mano in campo nella squadra Giallorossa, che sembrava stesse recitando un copione già scritto e dall’esito definito.
Manca ancora la matematica, per il verdetto finale, ma manca ormai solo quella.
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