CARTELLONI PUBBLICITARI: GIOCA O RADDOPPIA? …L’ASSESSORE CHRISTIAN GNONI SI DIMETTA
gm_______Mentre Stefano Minerva, Presidente della Provincia nonché sindaco di Gallipoli, rinvia di quattro mesi le tasse sulla esposizione pubblicitaria e sull’occupazione del suolo pubblico, il Comune di Lecce gioca al raddoppio.
Almeno questo è quello che abbiamo capito parlando con la Presidente dell’ANOPeC Associazione Nazionale Operatori Pubblicità e Comunicazione signora Mirella Sanità.
La quale ci dice che più volte sia l’Associazione, sia le singole agenzia di pubblicità hanno tentato di interloquire con l’Assessore ai Tributi l’avvocato Christian Gnoni, il quale non si è neppure degnato di rispondere alle pec e alle mail che lui stesso aveva invitato a mandargli.
Non solo quando è stato “disturbato” sulla sua pagina Facebook si è limitato a rispondere con un generico vedremo, pregando in modo garbato l’interlocutore di evitare confronti su Facebook.
“Ora – dice La Presidente di ANOPeC – a parte il fatto che un Assessore se apre una pagina Facebook per confrontarsi con i cittadini, a maggior ragione deve farlo quando si discute di cose serie e non può sfuggire il confronto. Se GNONI non è in grado di rispondere ai cittadini, se non è in grado di ricoprire quel ruolo delicato SI DIMETTA”.
Il quadro che ci viene descritto è agghiacciante, stentiamo a crederci, se arrivassero Le Jene o Striscia la Notizia, ci sarebbe dal morire di risate.
Sentite, sentite:
TUTTI GLI IMPIANTI PUBBLICITARI NELLA CITTA’ DI LECCE SONO ABUSIVI. Compresi quelli di proprietà del Comune e gestiti da un privato.
Intanto non comprendiamo perché un ente come il Comune di Lecce, debba fare l’imprenditore mettersi sul mercato e vendere pubblicità alle aziende commerciali e fare concorrenza alle aziende private.
Ecco provate a immaginare che domani il Comune decidesse di aprire un bar in piazza Sant’Oronzo, oppure un ristorante in piazza Mazzini o un lido a San Cataldo, che poi non essendo in grado di gestirlo, lo desse in gestione ad un privato il quale poi sarebbe chiamato a controllare la concorrenza, ossia se il caffè è fatto bene nei bar, se le cucine sono pulite a dovere nei ristoranti, o se gli altri lidi sono a norma oppure no.
Capite bene che sarebbe assurdo eppure……..Questo avviene a Lecce dove le imprese di pubblicità hanno come concorrente gli impianti del comune dati in gestione ad un privato, il quale poi è demandato a riscuotere le tasse dai suoi concorrenti.
Ora la domanda è, se il controllore e il controllato sono lo stesso soggetto come vanno le cose in quel settore ed in quel Comune?
E questa la risposta che ci viene data: ” Gli impianti del Comune, dati in concessione ad un privato, non solo sono privi di autorizzazione, non solo non rispettano distanze previste dal Regolamento, non solo sono fuorilegge date le dimensioni maggiori di quelle normate dal Comune, non solo sono installati in luoghi vietati a causa della presenza di beni monumentali o rilevanti da un punto di vista storico-archiettonico, ma molto di questi impianti sono fatiscenti e quindi pericolosi, che mettono a repentaglio l’incolumità dei cittadini, come è stato documentato dallo Sportello dei Diritti dell’avvocato D’Agata e che sono continuamente monitorati da nostri associati.
La Presidente Sanità è un fiume in piena, si lamenta perché Minerva intanto avrebbe dovuto ascoltare l’Associazione o quantomeno le aziende del settore, poi aggiiunge -“…se è vero che il Presidente Minerva sta dimostrando sensibilità quando meno in questo periodo legato all’emergenza Covid, nella normale amministrazione non brilla, pure lui senza che ve ne sia bisogno si rivolge a ditte private perché gli controllino il territorio, dando un disservizio agli utenti e togliendo risorse alle casse dell’ente e mortificando gli uffici. Sanità continua …..siamo costretti a fermarla , noi per oggi ci fermiamo qui ma con l’impegno di vederci chiaro in un settore che a quanto pare presenta molte zone d’ombra.
Quali interessano si celano dietro l’impiantistica pubblicitaria, a chi giova tenere un intero settore nell’abusivismo e quindi nell’illegalità?
Nei prossimi giorni vedremo di saperne di più.
(nella foto: impianti di proprietà del Comune di Lecce fuorilegge perché sono m.6×3 invece dei 4×3 come previsto dal Regolamento, perché sono in corrispondenza di un semaforo ed inoltre si trovano su viale De Pietro, incrocio con via XXV Luglio e via Cavallotti, tutte e tre strade su cui e vietata l’installazione di impianti pubblicitari)
Ed ecco il comunicato che la Provincia di Lecce ha inviato alla stampa.
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EMERGENZA COVID:
PROROGA DEI PAGAMENTI COSAP
E DEI CANONI PUBBLICITARI SULLE STRADE PROVINCIALI
La Provincia di Lecce proroga i termini per il versamento del Canone di Occupazione Suolo Pubblico (Cosap) e del canone per mezzi pubblicitari per l’anno 2020.
Il presidente Stefano Minerva ha siglato, infatti, il provvedimento con il quale si è ritenuto necessario prorogare al 30 settembre prossimo tutte le scadenze di pagamento riferite alla Cosap e al canone annuo delle pubblicità sulle strade provinciali che ricadono nel periodo di emergenza, cioè tra il 23 febbraio e il 31 luglio, senza applicazione di sanzioni ed interessi.
Con questa proroga si intende andare incontro a famiglie e imprese che hanno subito un notevole disagio sociale ed economico connesso all’obbligatorio stato di lockdown disposto dallo Stato e per il periodo di emergenza sanitaria tutt’ora in corso