UN ALTRO LAVORO DELL’ ARTISTA VALERIO MELCORE
Per vedere l’immagine ingrandita cliccare su CONTINUA_______Pubblichiamo un altro lavoro di Valerio Melcore che fa parte di una mostra che si sarebbe dovuta tenere nei primi di maggio a Firenze e che è saltata a causa dei Decreti Ministeriali emanati a seguito del corona-virus.
Si tratta di una tela lavorata con colori acrilici delle dimensioni di cm.100×50, il titolo dell’opera è Venere prigioniera di Vulcano.
Simboleggia la donna odierna, schiava dei pregiudizi e del politicamente corretto, immersa nel conformismo del pensiero unico dominante, libera a parole, libera nella forma ma schiava nella sostanza. Una donna libera, persino di togliersi i vestiti, di utilizzare la sua più efficace arma quella della seduzione, di avere un conto in banca o di farsi una vacanza in capo al mondo, ma…. Ma che è prigioniera non delle catene non di mura o di sbarre, ma del mondo che la circonda, della cultura e dei modelli che la televisione, la moda, il mondo dello spettacolo gli propinano tutti i giorni. Una società che la rende cieca e indifesa, una donna spaventata che si chiude in se stessa, non potendo più contare sulla famiglia o sulla protezione che la comunità di vicinato, dei parenti e degli amici, una volta le garantivano.
Una donna non più compagna e complice dell’uomo ma che con questo è chiamata a competere, una donna la cui sensualità si svilisce nel tentativo di fare carriera, che non ha tempo per se stessa e per i suoi cari, ma è schiava dei ritmi che la società del Dio denaro le impone.
Oggi la donna, così come l’uomo, sono individui, quindi soli, spaventati e perciò facilmente manovrabili dal Potere.
Category: Cultura
Oggi ormai e troppo facile dare illusioni di finte libertà mentre é molto difficile per tutti captare il gioco sottilissimo deĺ potere