NIENTE DISTANZIAMENTO, NIENTE TAMPONI, NIENTE SICUREZZA, PAZIENTI ABBANDONATI A LUNGO IN BARELLA, MEDICI COSTRETTI A TURNI MASSACRANTI. TESTIMONIANZA CHOC DEL CONSIGLIERE REGIONALE LUIGI MANCA SUL PRONTO SOCCORSO DEL VITO FAZZI DI LECCE
(g.p.)______“Mi sono vergognato. Non come consigliere regionale, anche se di opposizione, ma come medico. Trovarmi dall’altra parte della barricata, nei panni di un parente che accompagna un suo congiunto al Pronto Soccorso del Vito Fazzi, è stato imbarazzante”.
Comincia così la testimonianza-denuncia diffusa questa sera dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Luigi Manca, 56 anni, di Novoli, medico, responsabile della Chirurgia senologica presso la “Città di Lecce Hospital”, che nota come sia “abnorme il divario fra i roboanti annunci del nostro presidente-assessore alla Sanità e la realtà delle condizioni nelle quali i nostri medici, infermieri e operatori sanitari sono costretti a lavorare”.
A documentazione delle proprie affermazioni, il consigliere Manca ha allegato anche tre foto, che però, sulla base di nostre valutazioni redazionali, abbiamo scelto di non pubblicare: comunque le abbiamo viste, e corrispondono alle sue parole.
Poi descrive i fatti: “Mentre aspettavo il mio turno, accudendo personalmente il mio parente, ho visto: colleghi provati da turni di lavoro massacrati, diversi operatori del 118 in fila all’ingresso in attesa che i medici del pronto soccorso, già oberati all’inverosimile di lavoro, prestassero assistenza, alcuni pazienti, su quelle lettighe, sono rimasti così per ore, in una stanza quattro barelle di pazienti in barba a tutti i distanziometri, misure di sicurezza…Mii sono anche chiesto fra me e me: ma come imponiamo la sanificazione per ogni cliente ai parrucchieri-barbieri ed estetisti e qui come la fanno?
Insomma, ho visto una Sanità allo stremo con operatori ai quali non è stato fatto neppure un tampone per la loro sicurezza, ma anche per la sicurezza di coloro che arrivano al Pronto soccorso con problematiche diverse e potrebbero ritrovarsi contagiati dal Covid. Il tutto mentre il Dipartimento per l’Emergenza, il DEA, è avvolto da un eterno mistero sul suo funzionamento”.
Infine si chiede: “Il presidente-assessore alla Sanità, Emiliano, è a conoscenza di ciò che si sta verificando all’ospedale di Lecce o è troppo impegnato ad andare in TV?”.
Insomma, non c’è pace per il Dipartimento Emergenza Accettazione del Vito Fazzi (nella foto, la nuova sede), da settimane al centro di polemiche, per una vicenda a latere riguardante l’impianto di ossigeno.
Si era parlato, a torto, anche di una sua chiusura, smentita nei fatti.
Ma visto che funziona, ora viene da chiedersi: come?
Il presidente della Regione Puglia, nonché assessore alla Sanità, Michele Emiliano, non ha mai risposto agli articoli di leccecronaca.it
Confidiamo che voglia farlo questa volta, trattandosi di una testimonianza diretta di un medico e di consigliere regionale, nelle vesti di privato cittadino.
In subordine, la mandiamo all’Asl di Lecce, attendendo le valutazioni di merito del direttore generale, e/o del direttore sanitario, e/o del dirigente del reparto.