“Mancanza di trasparenza sulle erogazioni dei buoni”. ORA IL SINDACO QUERELERA’ ANCHE ‘POTERE AL POPOLO’?

| 15 Maggio 2020 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Potere al Popolo Lecce ci manda per conoscenza la sotto riportata lettera inviata al sindaco Carlo Salvemini, accompagnata dal seguente comunicato______

Erogazione di importi inferiori rispetto a quelli dovuti al nucleo familiare, mancanza di traparenza rispetto all’ avanzamento dell’erogazione dei buoni spesa, informazioni discordanti fra i vari operatori telefonici e spesso inesatte (come richiesta ISEE  non previsto dalla domanda), assenza di informazioni in varie lingue utili a far capire ai cittadini stranieri quale iter seguire per ottenere i buoni: sono queste le criticità che Potere al Popolo Lecce ha messo nero su bianco nella lettera inviata stamani all’Amministrazione Comunale di Lecce, chiedendo una verifica delle deliberazioni già effettuate e una comunicazione quotidiana attraverso i mezzi istituzionali dello stato di erogazione dei buoni pasto, con indicazione del numero di cittadini beneficiari sino al totale esaurimento del fondo messo a disposizione.

Durante i mesi di emergenza da COVID19, l’organizzazione politica Potere al Popolo Lecce, che ha attivato uno sportello fiscale e un servizio di consegna pacchi alimentari per gli invisibili, è entrata in contatto con diversi cittadini residenti nel capoluogo provinciale dai cui racconti e successive verifiche sono emersi alcuni punti deboli nella gestione della misura straordinaria da parte dell’Amministrazione del capoluogo provinciale.

Pertanto, si legge nella lettera indirizzata al Sindaco e all’ Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Lecce, “in uno spirito di collaborazione e nella certezza che tali mancanze o disattenzioni siano frutto dalla situazione contingente di urgenza e dello straordinario carico di lavoro accordato alle amministrazioni comunali, in un contesto generale particolarmente difficile”, Potere al Popolo chiede all’ Amministrazione di procedere a nuove delibere tenendo conto delle criticità emerse in fase di controllo popolare.

 

Oggetto: Controllo popolare Buoni Spesa – Criticità e Correttivi.

Premesso che l’Organizzazione Mondiale della Sanità il 30 gennaio 2020 ha dichiarato l’epidemia da COVID-19 un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale;

vista la delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale per il rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

visto il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 13;

visto il decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9, recante misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19;

visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 59 dell’8 marzo 2020, recante ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19;

viste le successive deliberazioni del Consiglio dei ministri;

preso atto che l’evolversi della situazione epidemiologica e il carattere particolarmente diffusivo della stessa hanno reso necessario adottare lo stanziamento di 400 milioni di euro a valere sul Fondo di Solidarietà Comunale per l’acquisto di generi alimentari per i cittadini che versano in condizioni di povertà assoluta;

preso atto che con Ordinanza del Dipartimento della Protezione Civile n. 658 del 29 marzo 2020 sono stati definiti le somme attribuite ad ogni comune e i criteri generali di erogazione delle stesse somme alla platea potenziale di cittadini bisognosi;

visto l’art.12 della L.241/1990 e l’art.26 del D.lgs.33/2013;

l’organizzazione politica Potere al Popolo! sta procedendo ad un’azione di “controllo popolare” delle Delibere di Giunta inerenti all’elargizione dei fondi previsti dall’Ordinanza del Dipartimento della Protezione Civile – Buoni Spesa e a tal fine

Chiede

a) all’Amministrazione Comunale di Lecce ad adottare la massima trasparenza rispetto ai criteri di formazione della platea dei beneficiari e a ciò, se non ha già deliberato nel merito, di provvedere in tempi rapidi, pubblicizzando sul sito istituzionale dell’Ente e con altro mezzo ritenuto idoneo, valutando attentamente le segnalazioni di seguito esposte;

b) se non ha già deliberato, di voler tenere conto delle criticità emerse in fase di controllo popolare, in uno spirito di collaborazione e nella certezza che tali mancanze o disattenzioni siano frutto dalla situazione contingente di urgenza e dello straordinario carico di lavoro accordato alle amministrazioni comunali, in un contesto generale particolarmente difficile.

Rispetto alla prima erogazione dei buoni pasto, l’indagine di Potere al Popolo Lecce ha evidenziato le seguenti criticità:

1) erogazione di importi inferiori rispetto a quelli dovuti al nucleo familiare;

2) mancanza di trasparenza nelle comunicazioni di avanzamento e situazione sulle erogazioni dei buoni;

3) informazioni discordanti fra i vari operatori telefonici e spesso inesatte (come richiesta ISEE non previsto dalla domanda);

4) mancanza di informazioni in varie lingue, comprese le informazioni in lingua inglese, utili per far capire ai cittadini stranieri quale iter seguire per ottenere i buoni.

Rispetto alla seconda erogazione di buoni pasto:

1) comunicazioni sul sito del Comune di Lecce generiche e poco esaustive.

 

Per quanto sopra esposto, si chiede una verifica delle deliberazioni già effettuate e la comunicazione quotidiana sul sito istituzionale dell’Ente, o con altro mezzo UFFICIALE ritenuto idoneo, dello stato di erogazione dei buoni pasto, con indicazione del numero di cittadini beneficiari sino al totale esaurimento del fondo messo a disposizione.

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LA RICERCA nel nostro articolo del 7 maggio scorso

“Dichiarazioni diffamanti gravemente lesive dell’onorabilità del Sindaco”. E CARLO SALVEMINI QUERELA ANDREA GUIDO. IL CONSIGLIERE COMUNALE NON CI STA: “Una reazione scomposta ai miei rilievi”. E RILANCIA : “Stanno sperimentando questa forma di governo autoritario locale che non ha eguali in Italia”

Category: Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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