“Volevo vedere l’invisibile…”
Come chi conosce il terzo respiro E cammina di notte sulle impronte”…DONATO DI POCE SCRIVE DI ARTISTI. POETICAMENTE
(s.d.)_____Nuovo libro di Donato Di Poce (nella foto), poeta, critico d’ arte, scrittore di aforismi e fotografo, che vive e lavora a Milano., “Poetiche dell’Invisibile” unico nel suo genere, su “Pittura, Fotografia e Scultura nell’Arte contemporanea”, fresco di stampa per I Quaderni del Bardo Edizioni, un tentativo di VEDERE L’INVISIBILE:
“Volevo vedere l’invisibile
Come chi conosce il terzo respiro
E cammina di notte sulle impronte
Di un pianeta rosso
E libera piume evanescenti
Su nuovi orizzonti di luce”.
Come spiega l’autore stesso, “il libro raccoglie, a grande richiesta, miei testi di Critica d’Arte dell’ultimo decennio, e mette insieme tre fortunati e-book- (Pittura dell’invisibile, Fotografia dell’invisibile e Scultura dell’invisibile) scritti per il catalogo di mostre di pittura, interviste o recensioni per riviste d’Arte e Blog, ed hanno la particolarità di ruotare trasversalmente intorno ad Artisti che consapevolmente o no hanno lavorato sul concetto di vedere l’invisibile” e che “hanno avuto o hanno un rapporto intenso con i poeti e la poesia”.
Come scrive nella prefazione Sergio Ragaini: “Lo scopo dell’arte non è quello di descrivere il visibile, ma di rappresentare l’invisibile.
In questa frase, credo, c’è tutto il significato dell’arte di oggi. Ma non solo; c’è anche tutta la filosofia del Novecento, e i cambiamenti che questa ha portato nella visione della realtà. In qualche maniera ribaltando tutte le certezze che i secoli precedenti avevano portato, per cercare qualcosa di nuovo, nuovi paradigmi, nuove espressioni”.______
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Category: Cultura
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