LA FOTO CHOC: M49/PAPILLON CATTURATO E RIPORTATO IN PRIGIONE
CHE PAESE MERAVIGLIOSO E’ L’ITALIA, DOVE COMANDANO I PRESIDENTE DI PROVINCIA E DOVE QUELLA DI TRENTO IN PIENA EMERGENZA SANITARIA ED ECONOMICA IMPIEGA UOMINI, MEZZI E RISORSE PER DARE LA CACCIA AD UN ORSO CHE AMAVA LA LIBERTA’
(g.p.)______Ci aveva fatto compagnia tutta quanta l’estate, eravamo (quasi) tutti con lui. La sua fuga per la libertà, da quel campo di prigionia in cui l’avevano ingiustamente rinchiuso, senza motivo, aveva avuto dell’incredibile. Ma lui era riuscito a scappare, e noi correvamo insieme a lui, insieme a lui respiravamo il sapore della libertà.
Avevano cercato di ucciderlo, poi almeno di catturarlo, ma invano, per tutti questi mesi.
Lo sapevamo libero, per quanto braccato, ma LIBERO, LIBERO E FELICE.
Ora non lo è più.
Lo hanno catturato e riportato in prigione.
L’orso M49/Papillon è stato catturato questa notte dagli uomini del Corpo Forestale del Trentino sui monti sopra Tione, ed è stato trasportato e rinchiuso nella struttura del Casteller, a sud di Trento, la stessa da dove era fuggito a luglio.______
Lo ha reso noto la Provincia di Trento presieduta da Maurizio Fugatti: “E’ in buone condizioni fisiche. E’ stato catturato mediante una trappola tubo e il trasporto è avvenuto seguendo la prassi, ossia con l’animale sveglio e sotto il costante controllo veterinario. L’orso è stato immesso nell’area con tana e recinto interno, per consentire un suo inserimento nell’area faunistica per gradi.
L’operazione di cattura ha consentito di dare attuazione alle due ordinanze del presidente della Giunta provinciale dell’estate scorsa, ed è stata pianificata dopo che M49 si era reso protagonista, nelle scorse settimane, di un lungo spostamento che dal Trentino orientale lo aveva portato nelle sue aree d’origine. Anche durante tale spostamento l’orso ha effettuato numerose intrusioni in abitazioni, baite, rifugi, malghe ed altri stabili, confermando il comportamento pericoloso per l’uomo già manifestato chiaramente l’anno precedente..
Il presidente Fugatti ha informato il ministro all’ambiente, Sergio Costa, e l’Ispra. Dal presidente Fugatti e dall’assessore Giulia Zanotelli è stato espresso un ringraziamento agli uomini della forestale, ed in particolare alla squadra che è stata impegnata fino alle prime luci dell’alba per portare a termine la delicata operazione.
Nel Centro Casteller, dove è stato portato M49, si trova attualmente rinchiuso anche l’esemplare femmina DJ3″.______
Certo, l’ Italia è un Paese incredibile.
Un Presidente di Provincia, per quanto autonoma, comanda più di un Ministro.
In piena emergenza sanitaria ed economica, poi alla Provincia di Trento è concesso scatenare per mesi uomini, mezzi e risorse economiche per catturare un orso che non dava fastidio a nessuno, solo per la soddisfazione di poter annunciare l’esecuzione delle sue delibere a vanvera.
Al momento nessun commento da parte dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ente pubblico del Ministero, anch’esso con sede a Roma.______
Il ministro Sergio Costa ha pubblicato invece un post su Facebook:
“Questa mattina sono stato informato dal presidente della provincia autonoma di Trento della cattura di Papillon. Dopo 289 giorni di libertà e dopo essere stato avvistato anche in Veneto, era ritornato in Trentino e ieri sera è stato catturato.
Ci hanno assicurato che Papillon sta bene, è seguito h24 da un’equipe di tecnici della Provincia, ma immediatamente ho allertato l’Ispra, che con i propri esperti sta seguendo l’orso per garantire la massima attenzione in queste ore delicate.
Chiaramente sapete tutti come la penso: ho sempre chiesto che non venisse ammazzato e credo che la cattura non sia assolutamente una soluzione. E’ una scelta della provincia autonoma di Trento a cui la legge assegna piena facoltà di azione.
Non mi fa affatto piacere sapere che M49, che ho soprannominato Papillon dopo la sua fuga, abbia perso la sua libertà. Lo abbiamo seguito in queste settimane in tutti i suoi spostamenti, lo abbiamo visto sulla neve, mentre giocava, e nei boschi. Sappiamo che si è introdotto in baite vuote e non ha mai attaccato l’uomo.
Vogliamo che sia trattato bene, e ci stanno rassicurando su questo.
Attualmente si trova nella zona di Casteller, da dove era fuggito, e per gradi sarà inserito nell’area faunistica.
Ma il futuro di Papillon mi sta a cuore e mi sto adoperando, con tutti i canali possibili, per trovargli una nuova casa. Stiamo sondando parchi europei, contattando Paesi dove questo tipo di orso potrebbe vivere bene e senza rischi, attivando anche i canali diplomatici. Ora l’importante è che Papillon stia in buona salute, che superi queste ore, e che venga trattato nel migliore dei modi. L’obiettivo poi è regalare a questo orso, che abbiamo imparato a conoscere e a voler bene, la migliore casa possibile. Vi terrò aggiornati”.______
Fortissime invece le reazioni contrarie delle associazioni ambientaliste.
La Lega Anti Vivisezione, che è pronta a denunciare la Provincia di Trento all’autorità giudiziaria per il reato di maltrattamenti di animali, chiede il rilascio immediato dell’orso M49: “anche perché la prigione del Casteller non è compatibile con le sue caratteristiche etologiche. E’ un’inutile crudeltà nei confronti di un animale che, come noi, ama la libertà e ne ha difeso il diritto in una disperata fuga durata 9 mesi. Un animale che, pur avendo percorso centinaia di chilometri non ha mai costituito alcun pericolo per l’uomo e che ora sarà condannato all’ergastolo solo per avere mangiato del cibo malamente custodito in alcune baite in alta quota.
La sentenza emessa dalla Provincia di Trento è inutilmente crudele perché si accanisce su un animale che ha dimostrato eccezionali capacità di adattamento e sopravvivenza, aspetti che ne fanno un individuo particolarmente dotato che dovrebbe essere per questo ancora più rispettato e accettato, anche se si è reso responsabile di qualche danno, esclusivamente di carattere economico”______
Dello stesso avviso anche il Wwf: “La cattura dell’orso M49 è una pessima e triste notizia per la conservazione della natura nel nostro Paese.
Nonostante nelle ultime settimane dopo il risveglio dal periodo di ibernazione, abbia effettuato alcune intrusioni in baite, malghe ed altri stabili sempre disabitati, Papillon non si è mai reso protagonista di attacchi o comportamenti pericolosi verso l’uomo, al contrario di quanto dice la Provincia Autonoma di Trento.
L’orso è una specie protetta sia da Direttive internazionali che da leggi nazionali (Legge 157/92), e che interventi di cattura e captivazione di un individuo devono rispettare alcune fondamentali condizioni di necessità. Chiediamo dunque delucidazioni alla Provincia Autonoma di Trento su necessità, tempi e modalità dell’intervento messo in atto, e sul destino di M49″.______
Di pochi minuti fa la nota diffusa dall’associazione Animalisti Italiani, con una dichiarazione del presidente Walter Caporale: “Che senso ha condannare all’ergastolo l’ennesimo orso solo per aver mangiato del cibo malamente custodito? Abbiamo inviato sin da subito una diffida al Presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, il quale si è dimostrato un vero e proprio ipocrita; tant’è che nel 2014 quando sedeva comodamente all’opposizione si era schierato contro l’uccisione dell’orsa Daniza e dichiarava che l’uccisione dell’orsa sarebbe stata vergognosa e che avrebbe screditato la Regione agli occhi del mondo intero! Ora fa marcia indietro solo per una questione di consenso politico, per prendere voti da parte degli agricoltori e degli allevatori che avrebbero tra l’altro anche dei rimborsi qualora i loro animali venissero feriti o uccisi da orsi, lupi o altri animali selvatici.
Questo accanimento nei confronti degli orsi è solo uno squallido stratagemma per distrarre l’opinione pubblica da altre questioni.
La cattura di un “selvatico” (patrimonio dello Stato Italiano e specie altamente protetta) è un gesto crudele perché l’orso non è mai stato pericoloso per l’uomo!
Noi abbiamo forti dubbi sulla moralità e sulla veridicità delle affermazioni di chi ha già ammazzato senza alcuna pietà 2 mamme orso con i cuccioli al seguito .
Abbiamo nuovamente diffidato la provincia di Trento, chiediamo l’immediato rilascio del plantigrado perché la struttura del Casteller non può assicurare una detenzione compatibile con le caratteristiche etologiche di questo animale , come è ampiamente dimostrato da inconfutabili studi scientifici”.______
LA RICERCA nel nostro ultimo articolo sulla vicenda, del 19 luglio scorso, con, al fondo, i link dei precedenti
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