ESCE “Natura”, DISCO DI BELLEZZA MULTIFORME DEI FOREIGN DUBBERS
ETICHETTA SALENTO SUD SYSTEM. leccecronaca.it L’ HA ASCOLTATO IN ANTEPRIMA E ADESSO VE LO RACCONTA. OSPITI COMPRESI
di Roberto Molle______
L’età ha il suo peso e in questo periodo di lockdown non ho fatto altro che riposami, almeno in primo luogo. Nel mentre per riempire gli interminabili spazi di tempo ho finito di scrivere la prefazione a un libro – che chissà quando altrimenti… – ne ho letti altri tre e riascoltato gran parte della mia collezione di vinili. Sì, perché questo è proprio un periodo analogico, un riandare ad apprezzare certi rituali.
Annusare il cartone della copertina, tirare fuori l’elleppì, poggiarlo sul piatto del giradischi, abbassare la puntina e godere di quei fruscii e scricchiolii che intorno ai vent’anni facevano tanta rabbia: la polvere che si depositava tra i solchi del disco era una cosa insopportabile, ogni volta toccava passarci prima uno spazzolino antistatico perché ne attirasse via gran parte, ma non tutta, e il risultato era un ascolto della musica relativamente disturbato.
Oggi quel disturbo come un diapason fa vibrare certe corde emozionali e ti ricorda che quei vecchi dischi sono cresciuti con te, spesso con un suono non proprio perfetto come quello digitale ma non importa, glielo si può perdonare, perché certe voci e certi suoni saranno sempre bellissimi anche se suonati dal più scadente degli impianto stereo.
Stamattina ho ascoltato un po’ “Colorado”, l’ultimo stupendo disco di Neil Young e “Closer”, il mio preferito dei Joy Division. Poi ho controllato le mail e scaricato il presskit di un disco che uscirà ufficialmente il 30 aprile. A quel punto si è trattato di fare un salto spazio-tempo ed empatizzare con altre atmosfere sonore che dopo un’iniziale diffidenza hanno saputo conquistarmi.
Si chiama semplicemente “Natura” ed è il terzo progetto sonoro dei Foreign Dubbers (nella foto). Il disco esce per l’etichetta Salento Sud System (l’etichetta dei salentini Sud Sound System) e contiene undici tracce che scorrono una via l’altra facendoti scivolare in uno stato di piacevole trance attraverso uno shaker di suoni che attingono al dub, al reggae, al rock, al punk e a certe sonorità care a band come Devo e Talking Heads.
Ospiti nel disco dei Foreign Dubbers sono proprio i Sud Sound System che nella title-track cantano: “Canterò melodie tra le nuvole / solcherò quel deserto di sillabe / cercherò verità tra le favole / cambierò questo mondo difficile…”, in uno di quegli affreschi ambientalisti e di denuncia civile a cui hanno abituato i loro fans.
Altre presenze interessanti sono quelle di Berise, cantante della big band Shanti Powa (nel brano Nobody Knows) e quella di Francesco Salodini che marchia tre brani (Fhain, Nattybone e Natura) col suo inconfondibile trombone.
“Natura” è un disco di bellezza multiforme, costruito su più livelli, disvelato ad ogni nuovo ascolto: farlo andare in heavy-rotation mentre si sta facendo qualsiasi altra cosa è un metodo ottimale per entrare nel suo mood.
Chitarre in levare, bassi pesanti, tastiere analogiche vintage, fiati, sintetizzatori e percussioni manipolate in studio con aggiunta di effetti eco e supportate da ritmiche suonate dal vivo.
Altri suoni sono frutto di registrazioni “on the road” fatte nel corso di viaggi in giro per il mondo, come l’intro di “The Shaman’s dream”, registrato in Amazzonia nella comunità di Leticia, o come la voce presente in “Dub hanter”, registrata a Bangkok.
Qualche informazione su Foreign Dubbers per chiudere il cerchio e tornare all’ascolto di “Natura”: dopo decennali esperienze in differenti band di respiro internazionale Gibo Butchers e Joe Zampiceni (originari di Brescia) si incontrano nel 2014 e, data la comune passione per il Reggae e il Dub, progettano la creazione dei Foreign Dubbers.
Influenzati dalla scena dub Europea, ma soprattutto da quella Francese di stampo urbano iniziano a provare senza sosta alla ricerca del proprio sound.
Batteria analogica e mixer alimentato a multitrack ed effetti conducono a sonorità ElectroDub, ritmi in levare ed echo delay, ma lasciano spazio a contaminazioni Rock, Punk e World. Nell’aprile 2016 presentano il loro primo EP “Drum & knobs” che oltre ad esser presentato alla Festa di Radio onda d’urto porta i Foreign Dubbers a suonare nell’ottobre dello stesso anno a Londra. Nel gennaio 2017 presentano il secondo EP “Boa Statenti”.
Per la promozione live, i Foreign Dubber verranno accompagnati dalla voce di Mekis, fondatore dei Road to Zion, gruppo Electro Dub bresciano che vanta collaborazioni internazionali ed esperienze pregresse sui migliori palchi del nord Italia.
Il resto è storia recente, Gibo e Joe in occasione di una manifestazione musicale a Ravenna conoscono Ohm Guru Aka Riccardo Rinaldi (storico collaboratore dei Sud Sound System) che apprezza la loro musica e propone loro una collaborazione con Nandu Popu e soci.
Per ascoltare Foreign Dubbers, questi link:
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