EMERGENZA COVID-19, AGGIORNAMENTO SANITARIO E SOCIALE. LE DICHIARAZIONI DI CONTE DI QUESTA MATTINA
Mav______Dopo la conferenza stampa di ieri dalla sede della protezione civile emerge che per la prima volta dall’inizio dell’emergenza il numero degli attualmente positivi al coronavirus è in calo rispetto al giorno prima. Ad oggi sono complessivamente 108.237 i malati in Italia mentre ieri erano 108.257, dunque 20 in più. Ieri l’aumento era stato di 486 rispetto al giorno precedente. Il dato è stato fornito dalla Protezione civile.
Prosegue il trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva per coronavirus. Ad oggi sono 2.573, 62 in meno rispetto a ieri. Di questi, 901 sono in Lombardia, 21 in meno rispetto a ieri. Dei 108.237 malati complessivi, 24.906 sono ricoverati con sintomi, 127 in più rispetto a ieri e 80.758 sono quelli in isolamento domiciliare.
“Per la prima volta un dato ulteriormente positivo, diminuisce il numero delle persone attualmente positive”, in calo di 20 unità. Lo ha detto il capo della Protezione civile Angelo Borrelli in conferenza stampa a Roma. “Sono 2.537 le terapie intensive, 62 in meno, il numero più basso da un mese a questa parte – ha aggiunto -. Quanto ai guariti, arrivati a 48.877, quasi il 90 per cento si sono registrati nell’ultimo mese, dal 20 marzo scorso“.
I dati pressoché stabilizzatisi nelle dimensioni notate negli ultimi giorni, e ribaditi ieri sera, sono con fermati dal bollettino della Protezione Civile di questa sera.
Per il secondo giorno consecutivo, cala il numero dei positivi, rimangono stabili i pazienti ricoverati e crescono i guariti.
Purtroppo, rimane alto il numero dei morti, oggi 534, di nuovo oltre la soglia dei cinquecento; certo, come aveva spiegato nella conferenza stampa di ieri sera il primario di Pneumologia dell’ospedale Policlinico Gemelli di Roma, Luca Richeldi, “i decessi sono l’ultimo parametro che si normalizza perché si riferisce ai contagi avvenuti settimane fa”; rimane però il triste dato di fatto di 400/500 persone che continuano a morire ogni giorno.
Intanto questa mattina il Premier Giuseppe Conte con un post su Facebook blocca gli entusiasmi per una possibile ripartenza totale il prossimo 4 maggio.
“Prima della fine della settimana confido di comunicarvi questo piano e di illustrarvi i dettagli di questo articolato programma” per la così detta ‘fase 2’ dell’emergenza sanitaria.
Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio.
Molti cittadini sono stanchi e vorrebbero un significativo allentamento delle misure anti contagio o, addirittura, la loro totale abolizione. Vi sono poi le esigenze delle imprese e delle attività commerciali di ripartire al più presto. Mi piacerebbe poter dire: riapriamo tutto. Subito. Ripartiamo domattina. Ma sarebbe irresponsabile. Farebbe risalire la curva del contagio in modo incontrollato e vanificherebbe tutti gli sforzi che abbiamo fatto sin qui. Tutti insieme“.
Dati buoni anche quelli che arrivano dalla Regione Puglia. Si è stabilizzato in discesa il numero dei morti, arrivati in totale dall’inizio dalla pandemia a 351. Lo stesso, quello dei nuovi contagi, oggi 55, nessuno in provincia di Lecce, per un totale di 3.622.
In provincia di Lecce fa ancora discutere però il caso della residenza sanitaria ‘La Fontanella’ di Soleto, dove, con l’ultimo di questa notte, sono arrivati a 16 gli anziani deceduti, dopo essere stati contagiati all’interno della struttura, commissariata da tre settimane dalla Asl: erano risultati positivi quasi tutti gli ospiti e molti sanitari .
I pazienti guariti sono 459; quelli ricoverati 634, ieri erano 650.
Non mi sento in buone mani.
Troppa confusione e senso di precarietà.