PAGAMENTO PENSIONI IN BANCA: I SINDACATI DEI LAVORATORI INVOCANO L’ INTERVENTO DEL PREFETTO
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Poi commentiamo pure. Le segreterie provinciali dei sindacati dei bancari ci mandano il seguente comunicato congiunto______
Dal 1° aprile è previsto il pagamento delle pensioni. L’accesso in banca è consentito solo per operazioni indifferibili
Coronavirus, rischio contagio: i sindacati dei bancari scrivono al prefetto
“Evitiamo gli assembramenti agli sportelli e le code di anziani fuori dalla filiale”
Lecce, 27 marzo 2020 – Rischio contagio durante le operazioni di pagamento delle pensioni. I sindacati dei bancari lanciano unitariamente l’allarme e chiedono un intervento del prefetto.
Ieri Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca uil e Unisin hanno inviato una lettera al rappresentante territoriale del Governo, in qualità di autorità provinciale di pubblica sicurezza. “Siamo fortemente preoccupati per un possibile aumento del rischio concreto di contagio da Covid-19 che si potrebbe creare in questi giorni presso le aziende di credito della nostra città e di tutta la provincia di Lecce”, scrivono Giorgio Lezzi (Fabi), Giuseppe Colella (First), Maurizio Miggiano (Fisac), Oronzo Pedio (Uilca) e Marco Petrelli (Unisin). “Nei prossimi giorni, vista la scadenza del pagamento delle pensioni a partire dal 1° aprile, all’esterno delle agenzie bancarie di tutta la nostra provincia si creeranno, inevitabilmente, degli assembramenti di clienti che vorranno accedere ai locali delle agenzie bancarie per operazioni di prelievo o pagamento. Tali giornate, normalmente, si configurano come momenti di grande affluenza di pubblico e sono caratterizzate da lunghe code di clienti, soprattutto anziani”.
Le recenti disposizioni previste da Abi e Federcasse prevedono l’accesso in banca dei clienti solo per compiere operazioni indifferibili ed urgenti, esclusivamente previo appuntamento. “Tale modalità di accesso, peraltro non ancora assimilata dai clienti, in coincidenza del pagamento delle pensioni e delle scadenze di fine mese concorre a creare il rischio concreto di assembramenti di clienti nelle immediate vicinanze dalle agenzie bancarie, con conseguente aumento del rischio di contagio di rischio per l’ordine pubblico”.
Da qui la richiesta al prefetto Maria Teresa Cucinotta: “Per rendere minimo il rischio di contagio che potrebbe nascere da tali assembramenti, chiediamo l’intervento del prefetto per predisporre, davanti alle agenzie bancarie di Lecce e provincia, un presidio finalizzato al rispetto delle disposizioni Governative in materia e garantire in tal modo la sicurezza e l’incolumità di clienti, lavoratrici e lavoratori bancari”.
LE SEGRETERIE TERRITORIALI DI LECCE
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UILCA/UIL UNISIN______
(g.p.)______Il Prefetto, addirittura. Ora, i lavoratori bancari hanno ragione di preoccuparsi, sia ben chiaro. Ma più che i Prefetti, occorreva l’intervento di qualche ministro, se non del presidente del Consiglio, a monte, prima. Perché risolvere questa situazione, scaglionando automaticamente gli accessi, sarebbe stato facile e senza presidi di Polizia. L’han fatto alle Poste. In Posta pagano le pensioni da da due giorni, dal 25 e lo faranno fino al primo di aprile, giorno dell’accredito abituale. Era là che bisognava intervenire, chiedere ad ABI e Federcasse di cominciare a pagare dal 25, come han fatto autonomamente quelli delle Poste, e va dato atto di questo ai dirigenti delle Poste. Quelli delle nostre banche, invece, hanno perso un’altra occasione per dimostrare un minimo di sensibilità verso i loro clienti, pure in questa nostra attuale situazione di emergenza, sanitaria e sociale …Una settimana di anticipo di cassa non li avrebbe certo mandati in rovina.
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