DUE SALENTINI BLOCCATI A IGOUMENITZA
di Serena Fiorentino______
A. e I. sono in vacanza in camper in Turchia dal 20 febbraio, ben prima dell’inizio dell’emergenza Covid-19.
A. e I. sono entrambi over 60 ed A. ha un certificato ASL che le attesta un rischio di salute molto alto legato a fattori vascolari.
A. e I., venuti a conoscenza dei vari decreti e delle varie norme anti Covid, decidono di rientrare in Italia presso il proprio domicilio.
Si mettono in viaggio, attraversano senza alcun problema la frontiera Turco-Greca e giungono in mattinata al porto di Igoumenitza (nella foto) dove dovrebbero imbarcarsi per Brindisi, muniti di biglietti e autocertificazione.
SORPRESA 1. Il porto è aperto solo per chi trasporta merci.
SORPRESA 2: La compagnia navale ha chiuso gli uffici e non risponde al centralino telefonico (né in Italia, né in Grecia).
Eppure le navi partono tutte puntuali.
Cominciamo a smuovere mari e monti.
Il numero verde per le emergenze ci ha consigliato di contattare la Farnesina.
La Farnesina, dopo decine di telefonate a vuoto, ci ha detto di contattare il Ministero degli Interni.
Il Consolato ci ha consigliato di contattare l’Ambasciata ad Atene e quest’ultima ci ha detto che non c’è nulla da fare.
Ad oggi devo ringraziare solo il Sindaco del mio comune che sta tentando di sbloccare la situazione.
Per il resto, solo rabbia e disgusto per questa “organizzazione dell’emergenza” a dir poco scadente e superficiale.
SIAMO ITALIANI ANCHE NOI CHE NON ABBIAMO ESPOSTO LA BANDIERA AL BALCONE O NO?
Category: Cronaca