NUOVO GROSSO COLPO ALLA CRIMINALITA’ SALENTINA
(e.l.)______Il nuovo blitz contro la criminalità organizzata salentina è scattato prima dell’alba, ed è ancora in corso di svolgimento. Gli agenti della Polizia di Stato della Questura di Lecce stanno eseguendo settantadue ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del Tribunale, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
Sono circa quattrocento i poliziotti in azione.
Ci sono inoltre altre decine di indagati a piede libero.
Le accuse formulate sono a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, possesso illecito di armi, traffico di droga e gioco d’azzardo.
Maggiori dettagli, non appena li avremo, in aggiornamento.______
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 12.45. GLI ARRESTATI______
Ecco i nomi di tutte le persone arrestate finora, 69.
Sono finiti in carcere: Angelo Brai, 47 anni, di Merine di Lizzanello; Maurizio Pasquale Briganti, 51 anni, di Lecce; Salvatore Bruno, 54 anni, di Lizzanello; Debora Buscicchio, 30 anni, di Lecce; Luigi Buscicchio, 63 anni, di Lecce; Andrea Cafiero, 29 anni, di Lecce; Dario Calogiuri, 40 anni, di Lecce; Cristian Calosso, 34 anni, di Lecce; Stefano Castrignanò, 33 anni, di Lecce; Riccardo Cozzella, 33 anni, di Trepuzzi; Nicolas De Dominicis, 23 anni, di Vernole; Santo Gagliardi, 55 anni, di Lecce; Stefano Garrisi, 32 anni, di Caprarica; Manuel Gigante, 39 anni, di Lecce; Leandro Greco, 41 anni, di Lecce; Paolo Guadadiello, 33 anni, di Squinzano; Stefano Guadadiello, 36 anni, di Squinzano; Fabio Lanzillotto, 36 anni, di Galatone; Luigi Lazzari, 45 anni, di Cavallino; Francesco Leo, 35 anni, di Caprarica; Antonio Leto, 30 anni, di Caprarica; Raffaela Lodeserto, 54 anni, di Leverano; Vito Manzari, 61 anni, di Lecce; Giuseppe Marzano, 54 anni, di Galatone; Graziano Mazzarelli, 29 anni, di Lecce; Luciano Mazzei, 32 anni, di Calimera; Astrit Mehmeti, 56 anni, di Lizzanello; Mario Miccoli, 50 anni, di Lecce; Stefano Monaco, 30 anni, di Lecce; Sebastiano Montefusco, 47 anni, di Galatone; Gianluca Negro, 35 anni, di Surbo; Giovanbattista Nobile, 35 anni, di Lecce; Valentino Nobile, 30 anni, di Surbo; Gianluca Palazzo, 45 anni, di Lecce; Francesco Panese, 25 anni, di Calimera; Antonio Marco Penza, 37 anni, di Lecce; Vito Penza, 34 anni, di Lecce; Andrea Pepe, 64 anni, di Lecce; Antonio Pepe, 59 anni, di Lecce; Cristian Pepe, 36 anni, di Lecce; Fabio Pepe, 47 anni, di Lecce; Ruggerro Perrotta, 45 anni, di Melendugno; Giovanni Persano, 39 anni, di Lecce; Paolo Pici, 51 anni, di Lecce; Shkelzen Pronjaj, 35 anni, cittadino albanese, residente a Lizzanello; Gabriele Russo, 28 anni, di Galatone; Guerino Russo, 49 anni, di Galatone; Cristian Salierno, 37 anni, di Lecce; Giuseppe Sammito, 41 anni, di Otranto; Andrea Saponaro, 29 anni, di Lecce; Vincenzo Stippelli, 42 anni, di Squinzano; e Luigi Vergine, 46 anni, di Squinzano.
Domiciliari invece per: Alvaro Basi, 28 anni, di Lecce; Riccardo Buscicchio, 49 anni, di Lecce; Cengs De Paola, 45 anni, di Acquarica Del Capo; Rita Greco, 78 anni, di Lecce; Gennaro Hajdari, 37 anni, residente al campo Panareo di Lecce; Vincenzo Lanzillotto, 40 anni, di Galatone; Antonio Leo, 33 anni, di Caprarica; Anna Lodeserto, 57 anni, di Lecce; Michele Lodeserto, 51 anni, di Lecce; Mattia Marzano, 29 anni, di Galatone; Vincenzo Modesto, 30 anni, di Squinzano; Daniele Monaco, 34 anni, di Lecce; Roberto Patera, 42 anni, di Galatone; Samuele Prete, 25 anni, di Galatone; Salvatore Stefanizzi, 31 anni, di Squinzano; Luca Vantaggiato, 35 anni, di Lizzanello; e Susanna Vonghia, 54 anni, di Galatone.______
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15.00. LE ACCUSE______
Le indagini che hanno portato alla maxi operazione di questa mattina andavano avanti da più di un anno e hanno preso di mira in primo luogo il clan Pepe, ritenuto dagli inquirenti egemone a Lecce, affiliato alla Sacra Corona Unita, e facente capo a Cristian Pepe, capo storico, e al fratello, Antonio, meglio noto con il soprannome di “Totti”.
Secondo le accuse specificate nelle ordinanze di custodia cautelare, il clan Pepe aveva ormai preso il controllo esclusivo a Lecce e dintorni delle principali attività criminali di approvvigionamento e vendita di droga, di estorsioni, e di controllo del gioco d’azzardo.
Al clan Pepe si sono gradualmente assoggettati diversi gruppi criminali di Squinzano, Galatone, Nardò, Surbo, e marine sull’Adriatico.
L’attività investigativa ha anche evidenziato il consolidato rapporto con le organizzazioni criminali brindisine che hanno trovato nel Capo Clan reggente Antonio Pepe e nei suoi affiliati i principali interlocutori per la gestione degli interessi criminali tra le due provincie.
Documentati poi le associazioni di nuovi adepti.
Ancora, le indagini hanno consentito di acquisire elementi relativi all’interesse del clan nella gestione delle bische clandestine e ai suoi tentativi di condizionamento dei giochi legali.
Sono emersi pure elementi relativi al tentativo da parte del clan di influenzare l’operato di amministratori locali al fine di assicurarsi le relative autorizzazioni ad organizzare eventi e spettacoli nelle aree di concessione comunale.
Sono state documentate cessioni di svariati chilogrammi di eroina e cocaina e sequestrate alcune centinaia di chili di marijuana.
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