PERDITA DI AUTOSTIMA, SOLITUDINE, EMARGINAZIONE: ALLE RADICI DELLA DEPRESSIONE. UN SEMINARIO IN PROGRAMMA A LECCE SPIEGHERA’ COME SUPERARLA

| 20 Febbraio 2020 | 0 Comments

di Michela Maffei______

Lo psicoanalista Sergio Martella e la psicopedagogista Maria Grazia De Donatis conducono il seminario dal titolo “Gli umori del tempo: la depressione. Come evitare i rischi dell’umore, sapendo vivere il presente” sabato 21 marzo presso il Centro di formazione e cultura “EduVita” in via Principi di Savoia, 16 (nei pressi di Porta Napoli) a Lecce, ore 17-19.

 

I temi che verranno trattati sono Individualità, Solitudine, Comunicazione, Percezione della Relazione e del Tempo, Esperienza ed Affettività, facendo uso di filmati, audiovisivi ed immagini, utilizzando esempi offerti dal mito e dalle biografie di personaggi noti come Oriana Fallaci e Steve Jobs.

Sergio Martella vuole innazitutto rispondere a queste domande:“Quali sono le dinamiche affettive e relazionali connesse all’esperienza depressiva? In che modo si può volgere una incombente sensazione di impotenza e di sofferenza in una esperienza di riscatto e di riscoperta dei valori umani?”. Lo psicoanalista freudiano spiega che “certamente l’esperienza affettiva individuale gioca un ruolo centrale nel sorgere dei malesseri esistenziali, ma non bisogna sottovalutare le valenze della comunicazione sociale e del mutare dei rapporti umani anche oltre lo stretto ambito famigliare”.

 

Martella rileva, altresì, l’importanza del parlare della depressione per uscirne fuori: “Condividere un sapere su un disagio che si manifesta come personale rende questo disagio l’occasione per una riscoperta dell’altro e del benessere che ne deriva, sentendosi parte della realtà e di una empatia anche culturale che ci avvicina agli altri”.

 

Dunque il seminario affronta un tema classico della divulgazione dei saperi sulla salute, ossia il tema cardine della caduta dell’umore nella percezione esistenziale depressiva delle persone. Martella sottolinea che “sebbene se ne parli molto in tutti gli ambiti, il tema resta indecifrabile alla comprensione dei più e sfugge alle strategie possibili che i singoli individui possono articolare autonomamente per difendersi da questa sensazione di collasso esistenziale. Un’esperienza che può capitare nel corso della vita a chiunque, ma che certamente  costituisce la dolorosa esperienza di invalidità per molti in particolare”.

 

Infine Martella rileva che la depressione è connessa alla sempre più diffusa percezione della solitudine direttamente proporzionale all’espandersi della comunicazione virtuale attraverso internet e i social network, contemporanemente alla chiusura famigliare e sociale: “Il concetto di depressione è altresì attuale per le valenze di incomunicabilità e di isolamento che gli sono correlate proprio nella maggiore espansione della nostra era telematica, con le contraddizioni di falsa estensione dei rapporti umani e invece di vera involuzione che le persone sperimentano nel vissuto famigliare e sociale di oggi. Siamo sempre più soli in proporzione all’estendersi dell’incomunicabilità tecnologica”.

 

Maria Grazia De Donatis concentra l’attenzione sulla depressione femminile, partendo dal mito di Medea che tratta il tema dell’infanticidio. Nelle donne la depressione è legata agli eventi strutturali della funzione affettiva, sessuale, biologica e dell’invecchiamento. De Donatis affronterà i problemi dalla caduta dell’autostima, della depressione post-partum, la sindrome del nido vuoto, l’avanzare dell’età.

De Donatis si occupa dell’impatto della psiche sul corpo, della mente intuitiva, del rapporto tra paziente e terapeuta, della medicina ancestrale in America Latina, in particolare del popolo andino e di come le differenti culture abbiano elaborato differenti credenze e conoscenze intorno ai problemi esistenziali collegati alla salute, alla malattia e alla cura.

Come si può notare l’argomento può essere interrogato da molteplici prospettive. Una domanda riguarda la depressione come disturbo dell’umore troppo ampiamente diffuso nel tempo presente in cui vive la nnostra società.

Un altro interrogativo riguarda piuttosto gli umori della nostra epoca: se la storia ha uno spirito, qual è l’atteggiamento prevalente e perché? Si tratta di caratteristiche o tratti di personalità degli individui che si sommano o piuttosto – in un’ottica gestaltica ovvero di insieme – di un atteggiamento che è più della somma dei singoli orientamenti, quindi di uno stato d’animo del gruppo che dipende dall’interdipendenza dei membri? In un gruppo (famiglia, società, scuola, fabbrica, ecc.) ciascun membro influisce sull’altro e sul gruppo stesso. Eppure troppo spesso i disturbi mentali sono attribuiti a cause individuali di tipo biologico e genetico: si dice che non funziona qualcosa a livello organico e cerebrale. Cosa non funziona, invece, nelle relazioni interpersonali?

Infatti se cambiamo una sola lettera, gli umori del tempo diventano gli amori del tempo che pongono una nuova domanda: quanto incide sulla depressione l’esperienza affettiva precoce?

Martella conclude, citando la legge della fisica:”E=mc². Einstein era ben consapevole del fatto che parlare in fisica di Energia equivalesse al significato di Emozione, affettività e amore nello scambio energetico tra esseri umani, la materia e l’ambiente. Nella presunta lettera alla figlia Lisern, Einstein lo esprime chiaramente. Il contenuto è interessante per il semplice fatto che mette in relazione l’irrazionale della fisica con l’irrazionale dei sentimenti.  Le leggi della fisica e dei corpi sono le stesse delle emozioni e delle relazioni umane. Sono le stesse leggi che regolano il destino. È l’energia che genera la materia come forza di legame (amore). Sono il desiderio e l’emozione che generano i fatti concreti della nostra esistenza. I fatti sono gli effetti degli affetti”.

Per info 37546456493 (anche whatsapp);

sito web: www.eduvita.it; e-mail: eduvita.it@gmail.com

 

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Sergio Martella
Psicologo Psicoterapeuta, specializzato in Ipnosi e in Psiconcologia; già docente di Psicologia Clinica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Padova, già ricercatore presso la Divisione di Oncologia Medica di Padova. Autore di saggi di psicologia analitica e di pubblicazioni scientifiche in ambito sanitario, e sociale. Numerosi anche gli interventi di divulgazione culturale pubblicati online. Attualmente svolge attività clinica a Lecce ed a Padova.

Maria Grazia De Donatis
Psicopedagogista a orientamento Psicodinamico Analitico Esistenziale. All’esercizio della professione affianca l’attività di docenza in Psicoantropologia presso l’università del Salento. Ha pubblicato articoli scientifici e divulgativi sul tema delle dipendenze e il racconto “L’Arte di Vivere… la Meraviglia”.______

FOTO DI COPERTINA: “Ragazza alla finestra”, Salvador Dalì, olio su tela, 1925, Madrid, Museo Nacional.

Category: Cultura, Eventi

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