IL PUNTO / ORA PUNTI PESANTISSIMI PER TUTTI
(.)______Di Lecce – Spal, che ha aperto la ventiquattresima giornata, quinta di ritorno, abbiamo riferito a parte a caldo. Vediamo adesso cosa è successo nelle altre partite.
Sabato, di sera, il Genoa è andato a vincere a Bologna in maniera perentoria, 0 a 3, una gara condizionata più del solito dagli episodi: padroni di casa in dieci per un’ora, poi addirittura in nove, comunque doppio vantaggio degli ospiti nel primo tempo, Soumaoro e Sanabria, poi allo scadere Criscito su rigore, e balzo avanti in classifica nella zona rovente per evitare la retrocessione.
A Bergamo, nel big match della notte per il quarto posto che vale la Champions League, Atalanta batte Roma 2 a 1, ribaltando il gol di Dzeko allo scadere del primo tempo, con quelli di Palomino e di Pasalic nella ripresa, quando i padroni di casa hanno rifatto vedere in campo cose egregie, “tanta roba“, come direbbe il loro allenatore Gian Piero Gasperini. Problemi invece, anche dietro le scrivanie della società, per Paulo Fonseca, arrivato alla terza sconfitta di fila, un dato problematico per una squadra della capitale.
Ora i Lombardi sono saldamente in quarta posizione, ben distaccati dal trio di testa, ma altrettanto ben distaccati – sei punti sopra – dagli avversari appena battuti.
Pranzo della domenica a Udine, dove i padroni di casa dell’Udinese devono evitare di farsi risucchiare nella zona retrocessione, e gli ospiti del Verona vogliono confermarsi squadra rivelazione del campionato, sognando l’Europa League per la prossima stagione: finisce a reti bianche, un punto a ciascuno per continuare a lottare. Alcuni dei tifosi ospiti vestiti da Carnevale, incidenti con quelli dei padroni di casa.
Mancano ancora tante giornate alla fine, tutto può ancora succedere, ma i punti ora cominciano a diventare pesanti per tutti, qualunque sia l’obiettivo da raggiungere.
Nel pomeriggio la Juventus regola con il classico 2 a 0, un gol per tempo, di Dybala e di Cuadrado, la gara casalinga contro il Brescia: rimane capolista e aspetta nel migliore dei modi la sfida fra le seconda della notte, mentre i Lombardi rimangono anch’essi staccati nel fondo della classifica.
Fondo della classifica dove approda ora pure la Sampdoria, battuta 1 a 5 dalla Fiorentina, che invece ora respira: dopo essere passata in vantaggio su autogol, la Viola dilaga con due doppiette, di Vlahovic e di Chiesa; allo scadere il gol della bandiera di Gabbiadini.
Nel derby emiliano, il Parma passa a Sassuolo 0 a 1, gol partita di Gervinho al 25′, e può guardare alla finestra sull’Europa.
Domenica sera per Cagliari – Napoli, in cerca di soddisfazioni e di punti per alzare il proprio livello; domenica notte per un Lazio – Inter che promette scintille.
A chiudere il turno, il monday night per Milan – Torino.
A Cagliari il Napoli passa 0 a 1, gol partita di Mertens al 66′, e sale in graduatoria.
La super sfida di Roma va alla Lazio, che batte in rimonta l’Inter 2 a 1: segna Young al 44′, nella ripresa a segno Immobile su rigore al 50′ e Milinkovic Savic al 69′. Ora dietro la capolista Juventus a quota 57 c’è, a un punto, la Lazio da sola, l’Inter ferma a 54.
Infine, a Milano, Milan batte Torino 1 a 0, gol partita di Rebic al 25′: Rossoneri ritornano alti in classifica, continua la caduta libera del Toro, giunto alla quinta sconfitta di fila. Fermo a 27 punti, deve ora preoccuparsi, data la situazione, che vede dietro: Udinese 26, Lecce 25, Sampdoria 23, Genoa 22, Brescia 16, Spal 15.
Prossimo turno, anticipo al venerdì notte; tre partite di sabato; sei di domenica, fra cui, alle 18.00, un interessantissimo Roma – Lecce: padroni di casa per una vittoria – scaccia-crisi; ma ospiti per una vittoria che scriverebbe la storia; infatti, eguagliato il record di tre vittorie di fila, con allenatore Delio Rossi nel 2004, mai il Lecce in serie A ne ha vinte quattro di seguito.
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