IL LECCE / LA PARTITA / TERZA VITTORIA DI FILA!!!
(Rdl)______Al Via del Mare il debutto su una panchina di club dell’ex allenatore della Nazionale Under 21 Gigi Di Biagio, mission impossible salvare la Spal, fanalino di coda; uguale obiettivo, lo scudetto della salvezza, per il Lecce, adesso come adesso però in posizione di classifica decisamente migliore, per Fabio Liverani.
Dopo due vittorie di fila, entusiasmo palpabile fra i tifosi Giallorossi (nelle foto) in attesa del fischio di avvio alle 15.00.
Pomeriggio fresco, nonostante ci sia tanto sole, per il vento a tratti deciso, sugli spalti sono in 24.000, con rappresentanza ospite.
I due tecnici mandano così le squadre in campo, agli ordini del signor Marco Guida di Torre Annunziata:
Lecce (4-3-1-2): Vigorito; Donati, Lucioni, Rossettini, Calderoni (39′ Dell’Orco); Barak, Deiola, Majer; Mancosu (79′ Paz); Falco (34′ Shakhov), Lapadula.
Spal (4-3-3-): Berisha; Cionek, Bonifazi, Zukanoci, Reca; Valdifiori, Missiroli (72′ Strefezza), Castro (87′ Floccari); Valori, Petagna, Di Francesco.
Al minuto 5 il primo calcio d’angolo, battuto, corto, dai Giallorossi, senza esito. E senza occasioni sostanziali, se ne vanno i primi dieci minuti, fase di studio da parte delle due formazioni, che cercano l’assetto migliore.
Al 16′ il primo cartellino giallo, per Majer, per un intervento sull’uomo troppo irruento.
Al 17′ calcio d’angolo guadagnato dalla Spal, anch’esso senza esito.
Predominio territoriale dei giocatori del Lecce, che mantengono il possesso palla e dunque il controllo della partita più a lungo degli avversari, che dal canto loro hanno provato solo raramente e timidamente ad affondare.
Non succede niente di importante fino al 20′, quando, uno dopo l’altro, tira in porta Lapadula, poi, sull’altro fronte, pure Petagna, entrambi a lato.
Intanto giallo anche per Di Francesco, dopo aver atterrato fallosamente l’avversario diretto.
Evidentemente l’arbitro usa i cartellini a scopo preventivo, per evitare che, data l’importanza della posta in palio, i giocatori eccedano nell’agonismo.
Para Vigorito su tiro di Castro al minuto 27 senza problemi; poi conclusione di poco alta di Mancosu da dentro l’area, poteva fare meglio.
Al 34′ esce per infortunio Falco, gli subentra Shakhov.
La svolta al minuto 40. Fallo su Majer dentro l’area da parte di Bonifazi, scomposto, becca il cartellino giallo ed è rigore, senza Var: e Mancosu trasforma, mettendola all’incrocio!
Negli ultimi minuti del primo tempo ci sono solo un altro paio di ammonizioni, distribuite a iosa dall’arbitro.
Nervosismo, agonismo, gioco spezzettato, poche emozioni, il bilancio delle due squadre negli spogliatoi con il vantaggio del Lecce.
Però Petagna, di testa, pareggia subito, al ritorno in campo: 47′, calcio d’angolo, un’altra volta la difesa giallorossa subisce su palla inattiva, l’attaccante prevale sui difensori, e insacca all’angolino basso di sinistra.
Altro angolo subito dopo, risolto da un’uscita di Vigorito, e un altro ancora a breve, con un tocco fuori: la Spal appare rigenerata, ora convinta e propositiva.
Liverani in piedi schiuma di rabbia, perché vede i suoi arretrare il baricentro e arrancare.
Di Biagio pare voler entrare in campo anch’egli, a giocare con i suoi, che spinge in avanti.
La partita ora è più bella.
Azione corale del Lecce, di prima e in velocità, al minuto 55, con conclusione di Deiola ben parata da Berisha. Ci riprova poco dopo Barak, stesso esito.
Azione pericolosa della Spal, respinta dalla difesa, poi un’altra con una conclusione respinta da Vigorito.
Ora squadre più lunghe, che si affrontano con decisione, anche troppa, l’arbitro continua a sventolare cartellini gialli, cercando di prevalere l’una sull’altra.
Minuto 66. Il nuovo vantaggio del Lecce! Contropiede, il pallone dato a Majer al limite dell’area, che mantiene calma e lucidità, il controllo efficace, poi la botta, il pallone che sbatte sul palo all’angolino basso e si insacca.
Gran tiro poco dopo anche da parte di Barak dal limite, alto di poco.
Poi due calci d’angolo per i padroni di casa, uno per gli ospiti, tutti con mischie, ingorghi e confusione.
Liverani, lucido, chiama i suoi a ragionare; Di Biagio, imbufalito, chiama i suoi all’arrembaggio.
Para bene Vigorito su conclusione pericolosa del nuovo entrato Strefezza.
Ultimi dieci minuti di passione, cambiano gli assetti tattici, anche per effetto delle sostituzioni, ma non il risultato.
Spal avanti con tutti i mezzi, Lecce in contrasto accanito, in campo si lotta su ogni palla.
Una bella azione e una spettacolare conclusione per gli Emiliani finita fuori, ed è già recupero.
Quattro minuti.
Mamma mia quanto è importante questo risultato, ancora in sofferenza!
Tutti in avanti i giocatori della Spal, in attenta vigilanza quelli del Lecce nella propria metà campo.
E finisce, finisce così! Entusiasmo incontenibile sugli spalti al triplice fischio, il Lecce avanti, e pure in classifica, con la terza vittoria di fila, oramai a ridosso anche di altre formazioni, mentre per la Spal è notte fonda.
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