LA VITA E LA MORTE A TARANTO DAVANTI AL MOSTRO: “È come se tutto fosse buio, non c’è più futuro”

| 5 Febbraio 2020 | 0 Comments

(Rdl)______L’associazione Genitori Tarantini ha pubblicato oggi sulla propria pagina Facebook “un messaggio che ci è stato consegnato per farci capire, così ha detto l’autrice”. Ne riprendiamo integralmente il testo qui di seguito.______

La mattina mi alzo e mi assale il ricordo, la mia anima, la mia piccola non c’è più, e dentro di me si rompe tutto, di nuovo, ogni santo giorno.

Mi trascino nel bagno, non ho voglia di lavarmi, di vestirmi, vorrei solo dormire e non pensare.

Mio marito è andato al lavoro, la bambina piccola sta dormendo ed io giro tra le stanze come un fantasma, con movimenti inconsulti, cerco solo uno straccio per coprirmi, mi siedo e guardo fisso un punto, penso, e non so come sfogare la mia rabbia, il mio dolore.

È come se tutto fosse buio, non c’è più futuro, non c’è più nulla che possa farmi felice.

Il fatto che stia ancora dormendo mi solleva, posso essere io, posso non sorridere ancora per un altro po’.

Non ci vado più nella sua stanza, quella che lei voleva perché era “diventata grande”, non ce la faccio.

Apro le finestre e sento la puzza, e di nuovo il dolore diventa lancinante.

Perché nessuno fa niente?

Perché a pagare è stata proprio mia figlia?

Lei stava diventando una signorinella, aveva la pelle di velluto e le guanciotte con i buchini, si giravano tutti a guardarla ed io ero piena di orgoglio. Ma è passato tanto tempo da allora, poi la tragedia, il buio, il mio è il suo, alla fine.

La bambina si è svegliata ed io corro da lei, in camera da letto, la abbraccio e cerco consolazione in lei. Mi esce un sorriso, devo sorridere, perché questa sorella non ha colpa se la grande non c’è più. E così mi vesto, vesto lei e usciamo a fare la spesa.

Vi ho raccontato una delle mie giornate, ci stanno facendo questo, vi prego, lottiamo per aprire le finestre e non avere più paura per quelli che sono rimasti, vi prego!

Category: Cronaca, Politica

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