…MA COSI’ BRUCIATE ANCHE LA FIDUCIA NELLE ISTITUZIONI
(g.p.)______“Un impegno quello del governo regionale che punta a rilanciare la Focara nella strategia di valorizzazione delle tradizioni fortemente legate con il territorio, grazie anche al sostegno della Provincia di Lecce, dell’Unione dei Comuni Nord Salento, del Consorzio Valle della Cupa e di molti partners privati”, c’è scritto nel comunicato stampa odierno, in occasione dell’avvio dei preparativi per l’edizione 2020 della Focara di Novoli, e che riporta, fra le altre, le dichiarazioni dell’assessore della Regione Puglia Loredana Capone.
Ora è singolare che la Focara di Novoli abbia trovato i soldi per fare una nuova edizione rinnovata giusto in tempo per le prossime elezioni regionali, e non abbia trovato ancora i soldi per pagare tanti fornitori e prestatori d’opera salentini delle scorse edizioni.
E’ giusto che i lettori di leccecronaca.it sappino che parlo partendo da un fatto personale, anche se poi coinvolge tanti altri, perché so che ci sono tanti altri e per cifre ben più consistenti nella mia stessa situazione, quindi diventa di interesse generale.
A questo punto infatti voglio rendere pubblico quanto mi è successo personalmente.
Nel 2018 fui scritturato per fare uno spettacolo teatrale, proposta che accettai ben volentieri: chiesi solamente – e mi fu promesso – un rimborso spese per le pratiche vive e un compenso minimo agli attori e ai tecnici, giusto tanto per, diciamo simbolico, e niente per me, un totale di 600 euro, che anticipai di tasca mia, alle povere casse dell’associazione culturale “Azione parallela” proprietaria di leccecronaca.it
Mai visti, nonostante lo spettacolo si sia svolto regolarmente e con successo, e siano stati successivamente prodotti agli organizzatori tutte le richieste e le documentazioni del caso.
Ora, ci avrei messo volentieri una pietra sopra, se solo nel frattempo avessi ricevuto una lettera, un sms, una telefonata di scuse.
Seicento euro non mi cambiano la vita: povero sono, e povero comunque rimango.
Ma niente. Mai avuto una risposta, nemmeno alle tante sollecitazioni fatte, l’ultima un mese fa circa.
Così, è diventata una questione di principio, e se ci sarà bisogno di andare in Tribunale, con grave perdita di tempo e di risorse economiche per tutti, bene, allora andremo in Tribunale, poiché pare che vogliano pagare solamente chi fa causa.
Un singolare modello di comportamento, per un ente pubblico, che si aggiunge alla singolarità del caso in sé.
Ora leggo dell’impegno del governo regionale per la nuova edizione. E per quelle vecchie?______
L’APPROFONDIMENTO nei nostri articoli del 10 gennaio 2018, e del 4 gennaio, 12 settembre e 22 ottobre scorsi