OGGI POMERIGGIO IL MOVIMENTO 24 AGOSTO A GALATONE
di Crocifisso Aloisi * (responsabile regionale per la Puglia di M24A Equità Territoriale)______
Oggi, sabato 7 dicembre, a pomeriggio, ore 16.00, ci sarà un incontro, a Galatone presso il Palazzo Marchesale, tra gli attivisti, simpatizzanti e tesserati salentini del movimento meridionalista M24A Equità Territoriale, fondato il 24 agosto 2019 al parco della Grancia in Basilicata.
Un movimento nato dopo l’appello lanciato ad agosto dal giornalista/scrittore, nonché Presidente Pino Aprile.
Parleremo dei motivi che hanno comportato la nascita del Movimento politico, di organizzazione in vista anche dell’incontro regionale a Bari del 15 dicembre e del tema che più di tutti sintetizza benissimo la situazione in termini di disparità, cioè il regionalismo differenziato. Chi è interessato a venire potrà parcheggiare in Piazza Padre Pio, a pochi minuti a piedi dal Palazzo Marchesale.
Il movimento è un’associazione politico culturale che si ispira ai principi e valori della Costituzione Repubblicana e della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo. Questa è la Carta dei Principi
https://pinoaprile.me/carta-dei-principi-e-logo-di-m24a-per-lequita-territoriale/
L’obiettivo principale è l’eliminazione delle disparità territoriali e culturali che hanno condannato il Sud ad essere una colonia interna, da sfruttare in tutti i modi possibili ed immaginabili. Disparità territoriali che sono la logica conseguenza di trasversali politiche economiche messe in campo o approvate, nel corso dei decenni, sia dalla destra che dalla sinistra o da altre formule politiche nazionali: tutti hanno dato il loro contributo per ridurre il Sud in queste condizioni
Equità Territoriale non è la Lega del Sud, non guarda soltanto alle disparità tra Nord e Sud, non è catalogabile né a destra né a sinistra. Considero riduttivo e poco efficace creare un movimento di contrapposizione ideologica che ripeta la stessa azione della Lega Nord.
Una Lega del Sud speculare a quella del Nord non è quello che si sta cercando di costruire, perché il nostro movimento non considera i cittadini del Nord come persone da offendere o denigrare, ma persone cui occorre far conoscere cosa è accaduto, e cosa sta ancora veramente accadendo, al meridione. Molti cittadini ignorano i tecnicismi giuridici e mediatici che hanno determinato continue ingiustizie nei confronti del Sud: penso che la maggior parte di questi cittadini abbia assorbito inconsciamente pregiudizi e luoghi comuni sui meridionali. Ed ecco perché occorre rivolgersi a loro senza senza rancore.
Prima però occorre agire nell’animo e nella mente delle persone: i meridionali non sono certamente diversi dagli altri cittadini di questo Paese e chiedono semplicemente di essere trattati alla pari, come d’altronde è scritto in molti passaggi della nostra Costituzione.