UN’INTERESSANTE SENTENZA DEL TAR DI LECCE FISSA UN PRINCIPIO DI PORTATA GENERALE IN MATERIA EDILIZIA
(f.b.)______Il Comune di Veglie aveva negato la possibilità di costruire un’abitazione su un terreno di proprietà privata, misurante 515 metri quadrati, ubicato lungo la via Botticelli, in angolo con via Parini, ma il cittadino che il 21 giugno del 2017 aveva chiesto l’autorizzazione ha ottenuto ragione.
Il Tar di Lecce infatti, accogliendo la tesi difensiva dell’avvocato Pietro Nicolardi (nella foto), ha deciso la questione fissando un principio di portata generale, cioè che «qualora le esigenze di urbanizzazione possano essere soddisfatte con una modalità semplificata, è possibile il rilascio di un permesso di costruire convenzionato».
Sentenza del 25 settembre, ma pubblicata il 23 ottobre.
Dunque, il cittadino, ha motivato il giudice Antonio Pasca insieme ai consiglieri Ettore Manca e Patrizia Moro, aveva rappresentato all’amministrazione cittadina come intorno al lotto in questione fossero garantite sia la viabilità che le infrastrutture tecnologiche: via Botticelli risultava asfaltata, illuminata e dotata di reti per i servizi, mentre via Parini era regolarmente carrabile.
Secondo il giudice della sezione prima del Tar di Lecce, l’articolo 28-bis inserito nel testo unico dell’Edilizia introduce un’alternativa agli strumenti urbanistici attuativi qualora «le esigenze di urbanizzazione possano essere soddisfatte, sotto il controllo del comune, con una modalità semplificata». Quindi si può costruire anche senza un piano di lottizzazione. E il richiamo alla violazione del lotto minimo, secondo il Tar, è risultato generico. Ora il Comune di Veglie dovrà adeguarsi alle statuizioni del giudice amministrativo.
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