RUBANO UNA PREZIOSA COLLANA
ESTORCONO 50 EURO PER LA RESTITUZIONE POI NON AVVENUTA.
UN ARRESTO ED UNA DENUCIA DA PARTE DEL COMMISSARIATO DI POLIZIA DI GALATINA.
Il 30 aprile scorso veniva denunciato al Commissariato di PS di Galatina un furto con destrezza di una collana in oro e pietre preziose di ingente valore.
Il denunciante raccontava l’accaduto e forniva la descrizione del ladro, inoltre, il successivo 6 maggio consegnava agli investigatori anche una ripresa effettuata da una telecamera privata di sorveglianza posta in Piazza Arcudi, distante pochi metri dalla loro abitazione, dalla quale si notava il giovane mentre si incontrava e si salutava calorosamente con un’ altra persona.
Dopo una serie di accertamenti, il personale del Commissariato identificava i due uomini, uno dei quali era ANTONICA Giuseppe di Galatina nato l’ 08.03.1993 e l’altro GIANGRECO Alessandro nato a Galatina il 20.08.1989 e residente ad Aradeo , soggetto noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio.
Il giorno 7 c.m. il denunciante si recava nuovamente negli Uffici del Commissariato per denunciare un’estorsione connessa al furto della collana. L’uomo, infatti raccontava di essere stato avvicinato da Giuseppe ANTONICA , il quale gli proponeva la restituzione della collana dietro il pagamento della somma di € 50,00.
Gli investigatori del Commissariato predisponevano un apposito servizio nel luogo dove era stato concordato l’incontro per la restituzione della collana dietro pagamento.
Il giorno successivo, in Piazza Alighieri, si presentava ANTONICA Giuseppe che intascate le 50 euro, senza tuttavia restituire la collana, si approssimava ad allontanarsi Gli agenti appostati intervenivano e fermavano l’estorsore il quale in merito alla collana dichiarava di averla ceduta ad un ragazzo di Aradeo di cui non conosceva il nome.
In considerazione di quanto appreso e dell’attività di P.G. di riconoscimento del GIANGRECO, soggetto abitante proprio ad Aradeo, alle ore 17.45 di ieri, d’intesa con il Sost. Proc. di turno Dott.ssa Elsa Valeria MIGNONE, veniva effettuata una perquisizione nell’abitazione di GIANGRECO, riconosciuto senza ombra di dubbio dal denunciante come l’autore del furto.
Tuttavia, la perquisizione non sortiva l’effetto sperato, in quanto il GIANGRECO non veniva rintracciato né presso la sua abitazione, né presso i luoghi da lui abitualmente frequentati.
Nella serata, così come disposto dal P.M di turno, l’ANTONICA, dopo le formalità di rito, veniva sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, mentre proseguivano le ricerche finalizzate al rintraccio del Giangreco che infine si presentava spontaneamente negli Uffici di Polizia dove veniva denunciato in stato di libertà in considerazione della trascorsa flagranza
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