LA STORIA / IL PICCONATORE
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Questa storia ce la racconta Danilo Siciliano, capo ufficio stampa del Comune di Nardò, che ci ha mandato il seguente comunicato._______
Avrebbe voluto costruirsi un’agevole passerella per l’accesso in mare, lavorando a colpi di piccone la scogliera di Lido dell’Ancora, un tratto a nord della costa neretina, in piena zona “A” dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo e Nardò. Ma l’intervento degli agenti di Polizia Locale ha sventato il peggio, limitando i danni solo a qualche scalfittura della roccia in un tratto di costa tra le più preziose dal punto di vista naturalistico.
La segnalazione, con un video piuttosto esplicito delle “operazioni” in corso, è giunta al Comando di Polizia Locale di via Crispi nella mattinata di ieri e il comandante Cosimo Tarantino ha inviato immediatamente sul posto una pattuglia, giunta poco dopo insieme a unità delle Guardie Ecologiche Volontarie gruppo Endas e delle Guardie Zoofile Agriambiente.
Alla vista degli agenti l’uomo si è dileguato, lasciando sul posto il piccone, un secchio di sabbia usata in edilizia e altri attrezzi.
Un paio di dichiarazioni testimoniali raccolte tra i presenti hanno consentito agli agenti di risalire all’identità dell’uomo, un 83enne di San Pietro in Lama, abituale frequentatore della zona e più volte invitato (inutilmente) da qualche bagnante a desistere dai suoi intenti.
Pare che da giorni lavorasse a una passerella di comodo per l’accesso in acqua, spianando la roccia, non senza fatica vista la veneranda età.
Sentito il pubblico ministero di turno, si è proceduto quindi al sequestro di quanto abbandonato e alla trasmissione della notizia di reato alla Procura della Repubblica. L’accusa nei confronti dell’anziano è la violazione della legge n. 394/91 (Legge Quadro sulle aree protette) che ovviamente punisce ogni alterazione dei luoghi ricompresi nelle aree protette e l’utilizzo di mezzi distruttivi.
“Fa riflettere questa folle azione distruttiva – commenta l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio – ma fa riflettere anche il fatto che la maggior parte dei fruitori di quel tratto sensibile del nostro territorio, come si vede dal video a nostra disposizione, ha assistito indifferente allo scempio che si stava perpetrando, pare addirittura da qualche giorno.
Per fortuna qualcuno si è giustamente e finalmente indignato e ha denunciato quanto stava accadendo. Questo dimostra che c’è ancora tanto da lavorare sul fronte “culturale” della tutela e salvaguardia delle nostre bellezze naturali.
Un episodio che accade a poche ore da quanto successo la notte di San Lorenzo, quando incivili hanno lasciato soprattutto sulla spiaggia libera di S. Isidoro montagne di rifiuti costringendo Bianco Igiene Ambientale agli straordinari per restituire decoro e pulizia all’arenile.
Devo dire però che non mancano gli esempi virtuosi come quello del Comitato di Torre Squillace e Villaggio San Lorenzo presieduto da Enrico Cordella che hanno fatto in modo che nella bella località di Torre Squillace la notte di San Lorenzo non si trasformasse in un terreno di scorribande incivili”.
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Ora, premesso che i cittadini che abitualmente frequentano quel posto, erano tutti d’accordo col vecchietto. Tanto è vero che il tentativo di eliminare col piccone i pericolosi spuntoni di roccia sui quali diverse persone compresi bambini si sono fatte male, sia negli anni scorsi sia quest’anno. Ci spieghi l’assessore Mino Natalizio se ritiene normale che decine e decine di chilometri di costa neretina non possono essere fruibili a causa dell’incapacità dell’Amministrazione di costruire delle passerelle che permettano ai cittadini di fruire di quelle splendide acque cristalline. L’assessore Natalizio, vada a visitare Malta, dove non solo si è intervenuti sulla scogliera rendendola transitabile, ma si è provveduto a installare un passato, permettendo anche agli anziani e ai bambini di potersi fare il bagno, là dove sarebbe stato impossibile senza l’intervento dell’uomo. L’assessore Natalizio e i suoi colleghi lo sanno che in Egitto, persino sulla barriera corallina è stata collocata una passerella che da una parte salvaguardia il delicatissimo sistema marino e dall’altro permette ai bagnati di potersi tuffare nel Mar Rosso circondati da pesci incantevoli, senza che nessun danno venga arrecato al posto. QUANDO E’ CHE CRESCEREMO SIGNOR ASSESSORE?
Una medaglia la valore andrebbe data al vecchietto altro che denunce, dovreste vergognarvi, altro che mandare comunicati stampa. E se siete convinti di quello che scrivete fate un bel dibattito sul tema saremmo felici di dimostrare come questo nostro Salento è amministrato da ignoranti incapaci.
Ora, premesso che i cittadini che abitualmente frequentano quel posto, erano tutti d’accordo col vecchietto. Tanto è vero che il tentativo di eliminare col piccone i pericolosi spuntoni di roccia sui quali diverse persone compresi bambini si sono fatte male, sia negli anni scorsi sia quest’anno, “andava avanti da settimane”.
Scusate quest’ultima frase era saltata.