…ALTRO CHE PESTICIDI ED ERADICAZIONI! ANDIAMO A VEDERE CON I NOSTRI OCCHI COME GLI ULIVI ‘SECCATI’ SONO TORNATI A VEGETARE CON METODI NATURALI AD ALEZIO DOMENICA 16. ALLE 8.30: “Alle 8.30 di domenica mattina non è presto, ma tardi. Siamo in ritardo…”
(Rdl)______”Da anni si parla di disseccamento rapido degli ulivi e del ruolo che la xylella avrebbe a tal proposito. Ma è davvero il batterio xylella a provocare il disseccamento?
Quelle presentate finora come “soluzioni” per contenere la diffusione del batterio, come l’uso massiccio di pesticidi per agire sull’insetto vettore e le eradicazioni di massa sembrano proposte assurde. Soprattutto nel momento in cui sembrano non sussistere evidenze scientifiche che dimostrino che interventi di tale portata, risolvano il problema del disseccamento”.
Comincia così il comunicato stampa – invito del Comitato Terra e Libertà, che così prosegue: “In questi anni, vari esperimenti su alberi apparentemente secchi, sono stati effettuati con metodi naturali dall’agricoltore Ivano Gioffreda e altri agricoltori, mostrando effetti significativi.
Rispetto alle piante mai sottoposte a tali trattamenti, gli ulivi curati a lungo e con costanza in questi campi sperimentali da questi agricoltori, sono tornati a vegetare”.
L’appuntamento: “Come Comitato terra e Libertà, insieme a Ivano Gioffreda e altri agricoltori e agronomi, per la giornata di domenica 16 giugno, organizziamo una visita guidata per i campi sperimentali curati con metodi naturali, nella zona tra Alezio, Matino, Galatone (nella foto, ndr) e Sannicola. Durante la visita documenteremo attraverso riprese video i risultati delle cure utilizzate negli uliveti. Il documentario sarà proiettato a Martano in occasione di un incontro informativo con la cittadinanza.
Ritrovo alle ore 8.30 ad Alezio, nei pressi del parco Don Tonino Bello. Inizio visita guidata alle ore 9.00″.
In un post, Giacomo Montefusco ha aggiunto: “Alle 8.30 di domenica mattina non è presto, ma tardi. Siamo in ritardo per contrastare i decreti che vogliono distruggere il nostro patrimonio culturale e paesaggistico, nonché la nostra storia e il duro lavoro dei nostri nonni.
Occorre darsi da fare! Bisogna uscire dal grigiore e dal torpore del qualunquismo e dell’indifferenza! Siamo in ritardo ma possiamo ancora fare tanto. Vi aspettiamo numerosi per questa passeggiata informativa, in cui capiremo come curare i nostri alberi di ulivo senza doverli necessariamente eradicare”.______
LA RICERCA nel nostro articolo di ieri