BRUXELLES, IL MANDANTE; ROMA IL COMPLICE E BARI IL SICARIO: COSI’ E’ STATO PREDISPOSTO, ORGANIZZATO E AVVIATO IL MASSACRO FINALE DEI NOSTRI ULIVI. LA STRAGE DI SERRANOVA. MA ALL’OMBRA DEL ‘PRINCIPE’ SI ORGANIZZA UNA NUOVA PROTESTA: CONVEGNO A BRINDISI VENERDI’ 7, MANIFESTAZIONE A BARI VENERDI’ 14

| 6 Giugno 2019 | 1 Comment

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il Comitato No Tap della provincia di Brindisi ci manda il seguente comunicato (insieme alle foto allegate; il titolo invece è della nostra redazione)______

Ulivi secolari abbattuti nel Parco di Serranova: denuncia dei No TAP Brindisi

Contro la distruzione del nostro territorio, il Movimento No TAP di Brindisi, insieme a WWF Brindisi e il Comitato di Salvaguardia Ambiente e Territorio della Valle d’Itria, organizzano venerdì 7 giugno ore 17 a Brindisi presso l’Ex Convento Santa Chiara, in via Santa Chiara 10, adiacente al Duomo, un dibattito pubblico dal titolo quanto mai attuale “Salute, paesaggio, economia locale: la Puglia sotto attacco” .

Sono 21 gli ulivi secolari infetti da Xylella e in parte abbattuti secondo la DDS 24 – Determinazione del Dirigente Sezione Osservatorio Fitosanitario del 21 febbraio 2019, in agro di Serranova (nella foto di copertina).

Tale area è sottoposta a vincolo paesaggistico di competenza nazionale di notevole interesse, perché inclusa nel Parco Agricolo degli Ulivi Monumentali di Serranova e della Riserve di Torre Guaceto. Cinque di questi ulivi secolari estirpati si trovavano sulla strada di notevole interesse paesaggistico Provinciale 37, che va da Torre Guaceto a Serranova.

Tutti i 21 alberi sono protetti dal Project Life+ Nature and Biodiversity “CENT.OLI.MED” (LIFE 07 NAT/IT/000450) della Comunità Europea .

Un solo albero gigantesco è sopravvissuto alla strage ordinata dalla Regione, subito ribattezzato “Il Principe” (nella foto qui sotto), in onore di Raimondo del Balzo Orsini, che nel 1400 entrò in possesso dei feudi e relativi ulivi appartenenti all’epoca alla Masseria del Colombaro, poi riedificata nel 1600 come Castello di Serranova.

 

L’albero è di particolare età e pregio e non è ancora stato eradicato per l’opposizione del proprietario: non presenta alcun segno di disseccamento (ve), come anche gli alberi intorno, tutti dichiarati sani…

Sono invece 100 gli ulivi eradicati in Contrada Mascava (nella foto qui sopra), sulla SS7 Brindisi-San Vito dichiarati infetti dalla DDS 37/19, sempre in area sottoposta a vincolo paesaggistico di competenza nazionale. Gli alberi sono in agro di Brindisi, cioè zona infetta, dove la Regione non può obbligare all’estirpazione: infatti la DDS 37/19 definisce l’agro di Brindisi “ricadente nella nuova ex zona di contenimento”, definizione non prevista nella Decisione (UE) 2018/927 ne nella DGR 1890/2018, e una “nuova zona ex contenimento” non è mai stata istituita in nessuna altra norma anche successiva: esiste una zona infetta, una zona cuscinetto, una zona di contenimento e una zona indenne.

Il Movimento No TAP di Brindisi aveva diffidato nell’aprile di quest’anno la Regione, e il direttore del Dipartimento Regionale all’Agricoltura Gianluca Nardone nell’articolo del 24 aprile sul Quotidiano di Puglia, aveva risposto che “quegli alberi, essendo rientrati nell’ispezione del 2018 … ed essendo stati trovati positivi al batterio dovranno essere estirpati senza se e senza ma”. Un chiaro abuso della Regione che va oltre le norme europee…

Perciò il Movimento No TAP di Brindisi ha sporto denuncia in questi giorni alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi, Lecce e Taranto e all’Osservatorio fitosanitario regionale per chiedere di fermare gli abbattimenti ordinati della Regione nelle determine e di salvare “Il Principe” di Serranova e gli altri ulivi secolari del nostro territorio.

 

Di tutto questo e di come la Regione e centri di ricerca inquisiti dalla magistratura stanno strumentalizzando la vicenda Xylella con la distruzione del nostro territorio e paesaggio tutelato, di rigenerazione dei nostri uliveti con assurdi impianti superintensivi, di uso obbligatorio di pesticidi vietati in altri paesi, di gasdotti e nuove centrali a turbogas e di emergenza climatica ,si parlerà nel convegno di venerdì 7 giugno all’ex convento di Santa Chiara.

Si inizia con i saluti di Livia dell’Anna, Presidente della Commissione Ambiente del Comune di Brindisi e poi gli interventi di studiosi e agricoltori che stanno sperimentando con successo ricerche per salvare gli alberi infetti da Xylella. Introduzione degli organizzatori del dibattito: Angelo Cardone di Cosate Valle d’Itria, Giovanni Ricupero del WWF Brindisi, Bobo Aprile del Movimento No TAP di Brindisi.

Interverranno Margherita Ciervo, Prof.ssa di Geografia Economica presso l’Università di Foggia, Margherita D’Amico, fitopatologa e coordinatrice del progetto CREA finanziato dalla regione, Ivano Gioffreda, agricoltore che sta curando con successo alberi infetti nel focolaio di Alezio, Francesco Mastroleo, agricoltore di Monopoli che ha visitato in Almeria, Spagna, gli impianti superintensivi di favolosa che hanno contribuito a desertificare la regione, Mimmo Giglio del Popolo degli Ulivi.

 

Tutta la cittadinanza è invitata al dibattito, che prepara alla grande manifestazione di Bari del 14 giugno con partenza alle ore 9 sotto la sede RAI, per la difesa del paesaggio e dell’ecosistema, per l’economia locale e il clima.

Category: Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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Comments (1)

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  1. Pietro Perrino ha detto:

    I responsabili e autori dell’eradicazione degli ulivi sono degli assassini. Il batterio non è la causa della malattia degli ulivi.

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