LA BRILLANTE IDEA DI PORTARE BELEN E DE MARTINO AL CONCERTONE: MASSIMO MANERA RISPONDA, PER FAVORE
di Giuseppe Puppo______Forse comincio a perdere colpi, e me ne dolgo. Forse, avrei solamente bisogno di una vacanza, finalmente. Ma la notizia, io, ieri sera, battuta dalle agenzie, l’avevo sottovalutata, alle prese come ero con la conferenza stampa del presidente del consiglio Giuseppe Conte. Anzi, a dirla tutta, non l’avevo proprio capita.
Così, è passata in silenzio, almeno su leccecronaca.it, in attesa di affidarla a qualcuno dei certo più bravi, vispi e pimpanti di me nostri redattori: magari darla addirittura al critico letterario, Raffaele Polo, adesso vi dico perché; o a quello musicale, Roberto Molle; alle note di costume di Maria Antonietta Vacca, a quelle politiche di Francesco Buja, o a chi altri, e mi riconsideravo anche tutti gli altri, amici e collaboratori, ai quali chiedere, per quanto sempre tutti super impegnati…Magari una bella vignetta di Valerio Melcore?
Così, non se ne è fatto nulla. Ma adesso rimediamo subito, perché, a mio modo di intendere, è una notizia importante: grave, per la precisione, e adesso proverò a spiegarmi.
Intanto la notizia, di ieri sera. Il prossimo festival della Notte della Taranta di Melpignano sarà presentato da Belen e da De Martino.
Pazienza per l’oca giuliva di Belen, che non c’azzecca niente, mi ero detto, fra me e me…Mica è Colorado, mica è l’ Isola dei Famosi, mica è il Grande Fratello…Potenza della globalizzazione, misfatti della omologazione, potere della dittatura televisiva, pensavo: già, perché quest’anno per la prima volta la Notte della Taranta sarà trasmessa in diretta su Rai 2. Pazienza, però, mi dicevo, porta pazienza…Ci sarà De Martino.
Ora, io, nella mia ignoranza, mi credevo che si trattasse di qualche erede, discendente diretto, anch’egli studioso delle tradizioni popolari, illustre accademico e docente universitario come il nonno, o lo zio, di Ernesto De Martino, ai rinomati studi del quale, come è noto, dobbiamo la considerazione culturale di cui il fenomeno del tarantismo gode.
Una bella apertura culturale, pensavo. Finalmente, la Notte della Taranta arresta la brutta deriva di contaminazioni farlocche, di riposizionamenti alieni e di cadute artistiche presa sempre più decisamente negli ultimi anni, allontanandosi dalla specificità della Tradizione del Salento. Finalmente, si riposiziona, grazie all’erede diretto del grande studioso, su solide fondamenta culturali.
Mannaggia a me.
E niente…Questa mattina mi sono bastati pochi minuti, il tempo di leggere sui social e di sentire qualche telefonata, con le reazioni, fra l’ironico e il divertito, lo sconsolato e l’indignato, di tanti amici, per capire il tragico equivoco in cui ero incorso.
Il povero Ernesto De Martino si starà ancora rivoltando nella tomba…Già, perché a parte Belen, e pazienza un accidente, questo De Martino che presenterà la Notte della Taranta ad agosto a Melpignano ci azzecca ancora meno di lei. Qualche rapida ricerca mi è bastata infatti a colmare la mia lacuna.
Trattasi infatti di Stefano De Martino, ballerino e a suo tempo – ho appreso in questo momento – protagonista dell’ Isola dei Famosi. Miei commenti mentali irriferibili.
Peggio. Sempre come apprendo in questo momento, costui ha avuto una storia d’amore con Belen, il che non mi sembra costituisca un’ epica impresa artistica di cui vantarsi…Peggio del peggio: si erano lasciati, però da poche settimane si sono rimessi insieme, riferiscono i bene informati, meritori divulgatori di simili fondamentali acquisizioni.
E aspettano un bambino, pare.
Tengo famiglia, come diceva Leo Longanesi, è il motto dell’ Italia.
E non glielo vogliamo dare, just in time, a questi due giovani precari, un contributo di solidarietà salentina, di soldi pubblici, per non fare niente, se non farfugliare sul palco del concertone, ma in diretta Rai?
Ora che ho colmato la mia grave lacuna e sono uscito dal mio pericoloso fraintendimento, mi rimane di sapere alcune cose, che giro per correttezza ai responsabili.
Primo: chi ha avuto questa brillante idea, di affidare a Belen e a De Martino la conduzione della Notte della Taranta, che rischia di dare il colpo mortale, finale, di grazia, alla sua residua credibilità?
A quanto ammonta il compenso che daranno a Belen e a De Martino?
E, infine, sempre a proposito di soldi pubblici, come hanno speso, quelli della Notte della Taranta, i soldi dei cittadini tutti che hanno incamerato?
Preghiamo di rispondere il presidente, Massimo Manera; il vice presidente Raffaele Gorgoni; i consiglieri Ivan Stomeo e Francesco Pellegrino.
Volete sapere, intanto, cari amici e lettori di leccecronaca.it, quanti dei vostri soldi si sono accaparrati? Ve lo dico subito: solamente nell’anno 2018, e parliamo solamente di quelli degli enti istituzionali, 1.308.288,50 euro, sì avete capito bene, oltre un milione e trecentomila euro, solamente dalla Regione Puglia…Ad essi vanno aggiunti: 16.673 euro dati dal Comune di Lecce, quale premio per averci scippato l’organizzazione? Più: 20.000 euro del Teatro Pubblico Pugliese, per quali spettacoli teatrali? Più ancora: 4.995 del Comune di Galatina; 5.995 del Comune di Neviano; 4.995 del Comune di Vernole; 14.626 del Comune di Nardò; 65.000 dell’ Unione dei Comuni della Grecia Salentina.
Senza contarne altri, solamente di questi organismi istituzionali, gli organizzatori della Notte della Taranta han preso occhio e croce più di un milione e mezzo di euro. Per fare cosa? Con quali ricadute per la cultura, l’identità, la Tradizione salentina? Con quali vantaggi per i tanti validissimi giovani artisti salentini, relegati nell’anonimato e spesso ridotti alla fame?
Per fare un reality show, che con il Salento non c’entra più niente, forse?
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PETIZIONE LANCIATA OGGI SUL WEB______
“…Molte persone che hanno cominciato a discutere animatamente, se non rabbiosamente, della vorticosa perdita di dignità di una manifestazione – la Notte della Taranta – che è stata unico e speciale luogo di studio e (re)invenzione della tradizione musicale salentina, di metissage culturale e sociale, di coinvolgimento della comunità locale, di lavoro scrupoloso sulle fonti della cultura popolare.
Perché – ci chiediamo – la paziente costruzione della Notte della Taranta che, pur tra le contraddizioni mille volte segnalate, con le oscillazioni tra tessiture complesse e cedimenti a modelli commerciali e decisamente meno elaborati, si è rivelata uno straordinario progetto creativo culturale, sociale e politico, deve ora confondersi con il gossip, il trash, la rete sovranista, il populismo? Se sono comprensibili le scelte editoriali e artistiche (che qualcuno potrebbe definire «mercantili») di Rai2, sono meno chiare quelle della Fondazione Notte della Taranta, per cui vorremmo articolare questa domanda di fondo in una serie di questioni più puntuali, alle quali gli organi e le figure che regolano e governano la Fondazione Notte della Taranta (presidenza, consiglio di amministrazione e consiglio scientifico) dovrebbero fornire una risposta.
1) Qual è l’obiettivo culturale che sostiene la scelta di Belen e Stefano de Martino per la conduzione televisiva del concertone?
2) A parte il cognome, davvero è possibile individuare una qualche relazione tra de Martino Stefano e de Martino Ernesto che questa terra aveva studiato precisamente sessant’anni fa, rivelandone la complessità degli istituti culturali e il male patito, la sofferenza custodita, le frustrazioni che un fenomeno come il tarantismo celava e nel contempo svelava?
3) Chi ha scelto quest’anno il maestro concertatore del concertone del 24 agosto? Con quali criteri?
4) Fabio Mastrangelo, maestro concertatore dell’attuale edizione, è stato definito ail direttore d’orchestra italiano più conosciuto in Russia (più di Muti?). Ha questo una relazione con il fatto che la conferenza stampa della Notte della Taranta, quest’anno, eccezionalmente, è stata fatta a Mosca? Quale speciale legame lega il Salento, la Puglia e Mosca oggi?
5) In che misura le scelte artistiche adottate quest’anno per la manifestazione sono coerenti con le finalità culturali della Fondazione e sono state sottoposte al giudizio del Consiglio scientifico?
Augurando al Concertone e agli artisti coinvolti tutto il successo che meritano, ci permettiamo di esprimere le nostre perplessità rispetto alle scelte operate, segnalando il rischio che possano condurre, come in parte già avviene da qualche anno, nella esclusiva direzione della facile, superficiale, esteriore fruizione di contenuti caratterizzati invece da una densità storica e culturale estremamente elevata.
Andrea Carlino Storico, Università di Ginevra; Eugenio Imbriani, Antropologo, Università del Salento; Salvatore Esposito Giornalista, direttore Blogfoolk; Luigi Negro Sociologo e artista; Andrea Scardicchio Docente Unisalento; Antonio Nicola Bruno Cantautore e musicista; Giorgio Rizzo Docente Unisalento; Luca Marini Comitato promotore referendum legge sulla xylella; Ivano Gioffreda Agricoltore; Andrea Rabbito Docente Università Kore; Renata Nemola Docente Conservatorio Bologna; Anna Luppi Docente Accademia Belle Arti Firenze; Marta Galliani Giurista; Tarantula Rubra Associazione; Olivia Corsini Attrice; Elisa Andretta Docente Università di Lione; Salvatore Bevilacqua, Docente Università di Losanna; Alessandro Arcangeli Docente Università di Verona.