LA RICERCA DI WALTER CARROZZO SU ROCA NUOVA
di Raffaele Polo______
C’è un luogo, poco o nulla conosciuto, che rappresenta un vero e proprio ‘mistero’ nella storia e nella evoluizione del Salento: si tratta di Roca Nuova, sito non facile da raggiungere e visitare anche oggi… Lungo la strada che collega Torre dell’Orso a Melendugno, un semplice segnale indicatore, a metà tragitto, indica ‘Roca Nuova’. La strada è precaria e l’ultimo tratto praticamente a senso unico, ci si addentra nella campagna e poi, sulla sinistra, ecco apparire i resti di un insediamento che presenta, tra l’altro, una torre imponente sotto la quale, nelle notti estive, è piacevolissimo ascoltare i concerti di musica classica… Perché, praticamente con l’eccezione di una ricostruzione storica de ‘La tragedia di Roca’ che, ogni tanto, viene ambientata in questo luogo, non vi è altra possibilità di frequentare e visitare questo posto, da sempre destinato ad incuria e trascuratezza. Solo il comune di Melendugno ha deciso che i matrimoni civili avvengano qui….
Era necessario, insomma, mettere nero su bianco e parlare della storia di ‘Roca Nuova’ con dovizia di particolari ed infrangendo quella sorta di stanco oblio che circonda la suggestiva località.
Ci ha appena pensato Walter Carrozzo che pubblica con le Edizioni Esperidi il suo ‘Terra Roce’ ( 164 pagg. 18 euro ) un bel volume ricco di illustrazioni che lo stesso Carrozzo così ci presenta: “Il mio lavoro propone una serie di approfondimenti ed analisi storiche sul sito di Roca Nuova e sul suo recupero. Ubicato a pochi chilometri da Melendugno, questo luogo intreccia fortemente i propri trascorsi con quelli della Roca ricostruita da Gualtieri VI di Brienne alla metà del XIV secolo in riva all’Adriatico. Proprio in questo contesto, tanti interrogativi sono nati circa il susseguirsi dei fatti che caratterizzarono l’evolversi del piccolo borgo posto nell’entroterra. Quali particolari motivazioni e quali influssi esterni si presentarono alla nascita di questo casale? Cosa cela la chiesa parrocchiale di San Vito? Ed ancora, quali furono gli stili di vita e il ruolo che l’autorità civile ed ecclesiastica ebbero sul modus operandi della gente del luogo e sullo sviluppo di questa parte di territorio? Anche il momento storico in cui iniziano a dipanarsi le vicende del villaggio, il XVI secolo, non appare poi del tutto ininfluente.”
Una puntuale ricerca, un affascinante viaggio nel tempo e una precisa analisi architettonica con il confronto delle fonti questa del melendugnese Walter Carrozzo, che in questo volume rispolvera il suo amore mai tradito per Roca Nuova, cui ha dedicato anche, a suo tempo, la tesi in Storia dell’Architettura Contemporanea avente per argomento il “Recupero e riutilizzo del Borgo di Roca Nuova (Le)”.
Da sempre appassionato di arte e di storia dell’architettura, Walter è fortemente legato al Salento, alla sua terra natia e ai suoi trascorsi, prodigandosi nella tutela delle opere e dei tesori artistici che la caratterizzano. Oggi esercita la libera professione occupandosi di edilizia civile privata e pubblica e, in particolare, di recupero e valorizzazione di beni storici e monumentali.