DEPORTAZIONI E CONDANNE A MORTE PER I NOSTRI ULIVI, IN NOME E PER CONTO DEL PROFITTO DI POCHI, PER UN GASDOTTO INUTILE, DANNOSO E DEVASTANTE
(Rdl)______Il Comitato No Tap della provincia di Brindisi ha diffuso nella tarda serata di ieri il seguente comunicato______
A pochi giorni dalla scadenza del periodo permesso per l’espianto degli ulivi, SNAM inizia la potatura e l’espianto degli ulivi in prossimità della centrale di interconnessione TAP/SNAM di Contrada Matagiola, a tre chilometri da San’Elia, Brindisi.
Espiantati un centinaio di ulivi, di piccole e medie dimensioni, che sono stati collocati in modo fittissimo nel deposito temporaneo di ulivi sulla SP80, la strada che da Sant’Elia porta a San Donaci, all’altezza dell’incrocio con la Strada per Paticchi.
Nessun canopy o copertura è stata ancora predisposta, non sono stati predisposti impianti di irrigazione.
La stessa sorte, se non peggiore, spetterà ad altri 8500 ulivi sui 55 km del percorso da Brindisi a Melendugno.
Sono stati poi potati e incappucciati centinaia di ulivi dalla tenuta biologica De Marco fino alla centrale per circa un chilometro.
Non sappiamo se è stato applicato il mastice disinfettante sui tagli, se sono stati disinfettati ad ogni albero gli attrezzi da taglio per non infettare gli alberi, anche se non sembrano esserci alberi infetti, segnati per l’abbattimento. Non sono stati fatti trattamenti fitosanitari (acetamiprid) prima delle potature, come previste dalle “buone pratiche” imposte dal DGR 1890/2018 contro la Xylella, almeno non abbiamo visto i cartelli obbligatori quando si eseguono trattamenti con pesticidi e veleni.
Altre centinaia di ulivi capitozzati nel territorio di Torchiarolo e San Pietro: massicce irrorazioni con acetamiprid non segnalati ovunque, come prescritto.
Tanti gli ulivi condannati a morte, segnati per l’abbattimento in quelle zone, perchè sembrano infetti.
Chiediamo a SNAM di produrre le analisi molecolari per gli alberi da abbattere, come ci ha assicurato SNAM per cui SNAM, secondo la Valutazione di impatto ambientale, deve fare l’analisi di laboratorio su tutti gli alberi, oppure se gli alberi segnati sono stati condannati “in base a esame visivo” su richiesta del conduttore, cioè SNAM stessa, come ammesso dalla normativa regionale nel DGR 1890/2018 per la zona infetta?
Condanniamo la tempistica degli espianti, in quanto eseguiti a pochi giorni dallo scadere (30 aprile) del periodo permesso. Condanniamo lo scempio perpretato per un’opera di una multinazionale svizzera (TAP) e di un’azienda con il 66% di capitale privato (SNAM) che opera per i ricchi dividendi dei suoi azionisti: nel 2018 SNAM ha realizzato più di un miliardo di euro di utili. Condanniamo lo scempio del nostro territorio per una grande opera inutile, dannosa e costosa.
Lo scempio deve finire e vigiliremo sempre e ovunque.