IL LECCE / LA PARTITA / SPRINT VERSO IL TRAGUARDO
(Rdl)______In 9.300 sugli spalti del Via del Mare, trenta, eroici, ospiti, nonostante la giornata di pioggia, plumbea e anzi livida, che comunque concede una tregua, pur fra nuvoloni minacciosi, quando entrano in campo le due squadre (nella foto) per sondare il terreno. Il Lecce per ripendere a correre verso un sogno, il Carpi per continuare a sperare.
4-4-1-1 per il Carpi: Piscitelli – Pachonik, Pezzi, Kresic, Suagher – Pasciuti, Coulibaly, Vitale, Marsura – Crociata – Arrighini.
4-3-1-2 per il Lecce: Bleve – Meccariello, Falco, Lucioni, Venuti – Petriccione, Tachtsidis, Tabanelli – Mancosu – Palombi, Calderoni.
Con la forza della disperazione, pressing alto e avanti tutta per gli ospiti, che guadagnano subito due calci d’angolo, rimasti però senza esito. Degli ospiti pure la prima vera occasione, dopo tiri infruttuosi, o azioni sporadiche da una parte e dall’altra non pericolose, al quarto d’ora: Arrighini, sostanzialmente, spreca, a tu per tu con Bleve, anche se è bravo il portiere a respingere la conclusione ravvicinata con una gamba. Poco dopo la punta si fa male, sostituito da Vano.
Bleve ancora in evidenza con una difficile parata su tentativo di Coulibaly. Più facile la parata di poco prima di Piscitelli su tentativo di Falco.
Il pubblico chiama un rigore, ma al Lecce rigori non ne danno, li danno tutti al Brescia.
La partita, che nessuno alla vigilia sapeva facile nonostante l’abisso in classifica, diventa proprio difficile per il Lecce: il Carpi è spavaldo, intraprendente, aggressivo.
La faccia di Liverani davanti la panchina è dello stesso colore dei nuvoloni, mentre cerca di chiamare a raccolta i suoi.
Calderoni risente il problema muscolare dell’altra settimana, gli subentra Marino.
Poi, Lucioni alza sulla traversa una buona opportunità.
Adesso la partita è più equilibrata, vivace: entrambe le formazioni cercano di prendere e tenere l’iniziativa.
Sul finire del tempo, altra decisione discutibile, per rimanere equilibrati, dell’arbitro, che vede un fuorigioco, per cui dà la punizione alla difesa, quando un difensore stende Palombi lanciato a rete, e sarebbe stata espulsione del difensore, e un calcio di punizione pericoloso per l’attaccante.
Infine, nel recupero, fallo, non visto, subito dal Lecce in avanti genera una ripartenza pericolosa del Carpi, che sfocia in una punizione dal limite, con ammonizione per Lucioni, autore del fallo sanzionato, calciata di poco alto da Pasciuti.
Il tempo tiene, il diluvio per ora è solo di fischi nei confronti dell’arbitro Fabio Piscopo di Imperia.
Al rientro delle squadre dagli spogliatoi, i Giallorossi paiono più motivati, più lucii, più cattivi. Un braccio smorza in area un tiro di Tachtsidis, tutto regolare per il direttore di gara, che poi sventola un cartellino giallo a Meccariello.
Ormai è uno show, a ogni fischio dell’arbitro dagli spalti vengono giù applausi ironici.
Al 9′ su cross di Falco colpo di testa di Mancosu pericoloso, di poco fuori.
Poi il Lecce la sbocca. Minuto 55, Venuti ben appostato in area rceve da Marino, si muove bene, con un bel disimpegno e riesce a concludere in maniera vincente.
Fuori Tabanelli, dentro Majer, e il raddoppio del Lecce. Minuto 62, Falco ficcante in avanti, il tiro è respinto dall difesa al centro dell’area, dove c’è Mancosu che la mette dentro.
Ora il Carpi è suonato, accusa i colpi, è alle corde, e il Lecce la chiude. Minuto 64, Falco riceve da Mancosu dalla fascia, avanza, si fa largo, si libera di un difensore e indovina il pallonetto vincente.
Fuori Palombi, dentro Tumminello da una parte, fuori Crociata, dentro Buongiorno dall’altra, e arriva il quarto gol. Minuto 73, Tumminello conclude dopo un’altra bell’azione di Falco, il portiere respinge corto e allora riprende, ci riprova e al secondo tentativo fa centro.
Segna anche il Carpi, il gol della bandiera, al minuto 80: Suagher che alla fine insacca, dopo un tiro di Coulibaly respinto a fatica.
C’è ancora il tempo per il secondo giallo per Lucioni, che guadagna così anzi tempo gli spogliatoi.
Tutti gli altri, oramai sazi gli uni, domi gli altri, ci rimangono anche per sei minuti di recupero finale.
4 a 1 pesante e importante, tre punti fondamentali, il Lecce riprende a correre, alla carica, lo scatto verso il traguardo.
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