IL LECCE / LA PARTITA / 2 A 2
(Rdl)______Allo ‘Scida’ si incontrano, si scontrano, si sfidano obiettivi diversi, ormai delineati, a questo punto della stagione, anche se, proprio a questo punto della stagione, in cerca della concreta realizzazione: la salvezza per i padroni di casa, la promozione per gli ospiti, accompagnati sugli spalti da più di ottocento tifosi al seguito, su settemilaquattrocento presenti in totale.
Il Crotone in formazione offensiva, con Simy e Machach in attacco e con Firenze sulla trequarti.
Il Lecce con il consueto 4-3-2-1, versione di giornata con Vigorito – Venuti, Lucioni, Meccariello, Calderoni – Petriccione, Tachtsidis, Tabanelli – Mancosu, Falco – La Mantia.
E’ subito battaglia a viso aperto, azioni e occasioni da entrambe le parti.
E’ però il Crotone ad andare in vantaggio, dopo cinque minuti, con Simy, di testa, su cross perfetto di Firenze.
Ma il Lecce risce a pareggiare subito. E’ il 9′ quando Tabanelli trova la posizione giusta su un invitante traversone di Tachtsidis e di testa la mette dentro.
Bella partita, ritmi alti, tutte e due le squadre cercano gioco e occasioni. Bravi in più di un’occasione entrambi i portieri.
Poi, il Lecce in vantaggio. Minuto 25′, azione di calcio d’angolo, Mancosu insacca da pochi passi (nella foto, l’esultanza).
Al 34′ gol annullato a Meccariello, in fuorigioco, per dire come gli ospiti a questo punto abbiano cambiato atteggiamento, anche per rifiatare dopo mezz’ora tutta tirata: cercano di controllare le iniziative dei padroni di casa, caso mai di ripartire solo in contropiede. E comunque, fino alla fine del primo tempo, sono i Giallorossi più pericolosi degli avversari.
Al ritorno delle squadre in campo, il primo episodio degno di nota è curioso: uno scontro, ovviamente fortuito, fra l’arbitro e la punta del Crotone Machach, che rimane infortunato e devono intervenire i sanitari per rimetterlo in piedi, per poco, perchè sarà sostituito poco dopo.
La partita sembra continuare con la stessa fisionomia assunta dopo la prima mezz’ora: cerca di costruire il Crotone, ma più pericoloso il Lecce. In particolare, da notare il tiro di La Mantia ben parato al 53′, e, poco dopo, la conclusione di Falco, di poco fuori bersaglio.
Padroni di casa poi in difficoltà, ospiti brillanti, in gran spolvero.
Partita sempre gradevole, ancora comunque aperta, manca ancora tanto alla fine.
Crotone di nuovo in avanti con più convinzione, Lecce ora più guardingo e più coperto.
La girandola delle sostituzioni, i minuti passano, senza novità, né nel risultato, nè nell’andamento della gara.
Quando mancano poco più di dieci minuti alla fine, il Crotone trova il pareggio, in contro-ripartenza, con Benali, su assist di Firenze.
Nella circostanza, Vigorito si scontra con il palo, nel tentativo vano di rimediare in extremis alla conclusione vincente da distanza ravvicinata, e rimane infortunato: verrà sostituito da Bleve nel finale.
Ultimi minuti, adesso è il Lecce in sofferenza, e il Crotone più propositivo.
Sei, quelli di recupero finale, giusti, anzi, pure pochi, se vogliamo sindacare su interruzioni varie.
Però, di concreto, non succede più niente.
E niente, allora: avrebbe dovuto chiuderla, questa partita, il Lecce, quando, una volta in vantaggio, ne ha avuto in più occasioni la possibilità.
Ma la prestazione è stata buona, e in campo c’erano pure gli avversari, che non hanno sfigurato.
Giusto o non giusto che sia, il pareggio dà un punto a ciascuno a tutte e due le squadre, sugli opposti fronti, che si riposizionano, in vista della lunga volata finale, che si annuncia per entrambe impegnativa e avvincente.
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