BOCCIATO L’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO A GALATINA
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Marcello Seclì, Antonio De Giorgi, Sebastiano Zenobini e Antonio Zuccalà, dell’associazione Italia Nostra – Sezione Sud Salento, ci mandano il seguente comunicato______
Oggetto: Bocciatura dell’impianto di compostaggio Salento Riciclo srl di Galatina
La notizia del parere negativo alla procedura di V.I.A. dato dalla Provincia per l’impianto in oggetto, situato a ridosso della S.P. Galatone-Galatina presso il confine con Galatone, è accolta con soddisfazione dalla scrivente Associazione, da tempo impegnata sulla questione.
La Sezione Sud-Salento infatti ha partecipato attivamente al procedimento amministrativo ed alla Conferenza dei Servizi indetta dalla Provincia di Lecce, producendo specifiche osservazioni, solleciti e diffide rivolte agli Enti competenti, ed ha avuto diversi contatti con gli amministratori di Galatina, al fine di evitare improvvide varianti urbanistiche.
La soddisfazione deriva da diversi motivi:
a) si trattava formalmente di un “impianto di compostaggio” destinato ad accogliere 27.000 tonnellate all’anno di rifiuti organici, che nascondeva in realtà più propriamente un “impianto per il trattamento i rifiuti speciali”, di provenienza eterogenea ed in prevalenza industriale, la cui gestione è ben più lucrosa del compostaggio; l’insediamento avrebbe aggravato il carattere “colonialistico” della nostra Regione, cui pervengono già oggi quantità notevoli ed improprie di rifiuti speciali provenienti da tutta Italia e oltre, con aggravamento dei nostri problemi ambientali;
b) la paventata approvazione della proposta avrebbe altresì aggravato la pressione ambientale su un area che, sebbene subisca già fattori deturpanti e inquinanti, come la Centrale di trasformazione Enel, conserva notevoli valenze culturali e paesaggistiche, con una densità notevole di costruzioni rurali a secco, ed ha acquisito una spiccata vocazione residenziale e ricettiva.
L’Associazione si augura che, anche sulla scorta di questo procedimento, gli Enti competenti (Regione, Provincia, Comuni, ARO) perseguano una politica di gestione dei rifiuti più coerente con l’esigenza di attivare specifici impianti di trattamento della frazione organica delrifiuti, mirati a coprire le esigenze locali, con produzione di compost di qualità, piuttosto che autorizzare impianti di matrice speculativa destinati a smaltire rifiuti di importazione e dal pesante impatto sull’ambiente e sulla salute collettiva.
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