LARGO AL FACTOTUM, LA BACCHETTA ROSSA DEL MAESTRO EMANUELE RAGANATO TORNA A COPERTINO
di Maria Antonietta Vacca_______
Dopo anni di esperienze nel Nord Italia, alla guida di grandi istituzioni musicali (come è stato il prestigioso Cubec di Modena, il Centro Universale del Belcanto) e dopo aver creato e diretto numerose formazioni giovanili, come l’Orchestra Sinfonica Giovanile Modenese, il Maestro Emanuele Raganato, classe 1981, torna nel suo paese natìo alla direzione della Banda di Copertino.
– Maestro, come mai questo ritorno alle origini?
ER- In realtà sono direttore onorario della Banda copertinese già da anni, ma la collaborazione fattiva con questi musicisti ha preso avvio a seguito di una serie di progetti comuni, tra i quali il concerto del 20 Gennaio 2019. Per me è un ritorno al mio lavoro, che è quello di mettere insieme delle persone e farle suonare insieme. Non sono interessato troppo da come queste persone suonano, ma dal perché suonano (o cantano). Per questo ho accettato l’invito a sperimentare la musica per tutti a Copertino. Viviamo in un momento in cui abbiamo necessità di rinsaldare i legami sociali. Farlo attraverso la musica, mi sembra il modo migliore.
– Cosa significa “musica per tutti”?
ER- Significa che ciascuno ha diritto a godere della musica come meglio crede e secondo le proprie possibilità. Diventa poi compito del direttore tirare fuori il meglio ai fini esecutivi. La buona musica è un diritto, è un bene primario, come diceva il compianto Maestro Claudio Abbado.
-A proposito di Abbado, come mai “bacchetta rossa”?
ER- La bacchetta rossa per antonomasia era lui. Ho voluto seguire le sue orme, la sua filosofia, dedicandomi alla creazione di orchestre e gruppi giovanili. Si tratta di un tributo simbolico al Maestro Abbado, che è uno dei miei modelli.
-A Copertino aveva già fondato una banda giovanile?
ER- Sì, prima di dedicarmi alla ricerca sociale nell’Università (di Cracovia, in Polonia), ho fatto l’insegnante e proprio a Copertino avevo fondato una giovane banda denominata “Ala Dei” (un omaggio al Santo dei voli) che è stata attiva per due anni. Poi, come tutte le cose, se non sono adeguatamente supportate dalle istituzioni, si perdono. Alcuni di questi ragazzi però, studiano ancora musica ed altri ancora hanno messo nuovamente su il vecchio progetto di banda giovanile grazie all’Associazione 42.
-Cosa si aspetta da questo concerto?
ER- Mi aspetto che le persone ritrovino il legame tradizionale con quello che è il simbolo delle comunità che funzionano bene, la banda appunto.
Appuntamento, dunque, col maestro Emanuele Raganato Domenica 20 Gennaio, ore 20.00, presso la Chiesa delle Clarisse a Copertino. Presenterà la serata Cristina Prenner.