LE IDEE / ‘Ribellarsi è giusto’. IL POETA/CAPITANO GIUSEPPE YUSUF CONTE INDICA LA ROTTA ALLE GIOVANI GENERAZIONI. ECCO CONTRO CHE COSA E’ LEGITTIMO “usare energie insurrezionali per abbattere un potere ingiusto”
(g.p.)______Una delle voci più autorevoli del panorama culturale italiano, il poeta e scrittore Giuseppe Yusuf Conte (nella foto, con la giovanissima poetessa leccese Chiara Evangelista, a Milano, lo scorso novembre), torna a illuminare le menti, con quello che può essere considerato un vero e proprio manifesto ‘politico’.
Sul suo diario Facebook, infatti, egli ha pubblicato oggi il seguente post______
Ricopiato da un taccuino che tengo in tasca in viaggio:
Io mi ribello, non è giusto:
che al progressivo arricchimento di pochi protagonisti della finanza globale sia proporzionale l’impoverimento di miliardi di esseri umani , tra cui io
che la globalizzazione spazzi via tutto quello che è tradizione, passato, appartenenza, sia sul piano spirituale sia sul piano materiale
che la politica ecologica sia appannaggio della tecnologia , cioè di quello che ha provocato i danni peggiori alla natura, e la natura diventi un fatto di tecnocrati e un business, invece che un oggetto d’amore e di bellezza per tutti gli uomini del pianeta
che scompaiono mille mestieri al giorno e mille negozietti di quartiere, tutto ciò che è umile, concretamente utile, umano
che proliferino i grandi centri commerciali, mentre scompaiono o si svuotano cattedrali e teatri, rendendo i nostri tempi sempre più amorfi e miserabili
che i robot sostituiscano gli esseri umani , deprezzando definitivamente il lavoro , la creatività, la dignità individuale del lavoratore
che le privatizzazioni siano considerate sempre il bene assoluto, e che tutto quello che è pubblico e dunque di tutti vada smantellato
che tecnica, economia, finanza siano considerate una triade che deve ineluttabilmente dominare il mondo
che tutto ciò che appartiene alla sfera dell’anima, del sacro, della bellezza, del mistero venga spento, e l’uomo sia ridotto a una dimensione materiale e poi a nulla
che elettronica, rete, social media governino e scandiscano la vita delle masse, rendendo tutto virtuale, senza corpo, senza verità, senza divinità, senza vera vita
che venga considerato illegittimo usare energie insurrezionali per abbattere un potere ingiusto
che io debba sottostare all’ignoranza , alla cecità, alla presunzione, alla miseria spirituale degli uomini del potere economico e politico, senza combatterlo in nome dell’arte , dell’amore e dell’umanità.
Parigi, Le Danton, 9-12-2018______
LA RICERCA nel nostro articolo del 24 ottobre scorso