‘LU PUPARU’ COMPIE 23 ANNI
di Raffaele Polo______
La tradizione leccese legata al Natale è molto sentita. Oltre all’antica e sempre più frequentata ‘Fiera di Santa Lucia’ che raccoglie il meglio dei prodotti dei pupari salentini, e che apre i battenti proprio il 13 dicembre a Lecce, in luoghi diversi ma certamente suggestivi (quest’anno si divide tra il Castello di Carlo V e Palazzo Vernazza) c’è anche un riscontro editoriale, costituito dalla pubblicazione di tradizionali ‘numeri unici’ di materia squisitamente natalizia.
Iniziò, oltre trent’anni fa, Gino Totaro con ‘La Fera’, un numero unico molto ben assemblato, che raccoglieva poesie, racconti, testimonianze, interventi di buona levatura e spesso di prestigiose firme, tutti dedicati alla voglia, tutta leccese, di celebrare la Nascita di Nostro Signore affondando piacevolmente nel gusto mielato dei ‘purceddhuzzi’ e delle pittule, intessendo un lungo e amorevole incanto con il dialetto della nostra terra.
Poi, da una scissione tra i pupari (categoria industriosissima ma anche molto orgogliosa e sovente litigiosa…) nacque ‘Lu Puparu’ che, sotto la guida paziente e certosina di Roberto Monaco, si pose subito come alternativa a ‘La Fera’: spartano nella veste grafica e attentissimo ad un coinvolgimento degli artigiani presenti nella mostra, ‘Lu Puparu’ aveva come contraltare la raffinata veste grafica e l’impaginazione più attenta e vicina ai moderni canoni editoriali, della quale si occupava, per un anno intero, Gino Totaro che ha lasciato un indelebile ricordo di tenacia e attaccamento alle tradizioni, frammisto ad una verve polemica che non ha mai nascosto…
Poi, con la scomparsa di Gino, ‘La Fera’ è durata poco, pochissimo, finendo per cessare la pubblicazione e lasciare a ‘Lu Puparu’ il non facile onere di rappresentare cultura e tradizione leccese di spirito natalizio….
Anche Roberto Monaco, però, ci ha lasciati, di recente. E abbiamo temuto che la sua discreta, intelligente tenacia non avrebbe avuto un seguito…Per noi salentini non è una novità che l’interesse di una sola persona per un argomento non trovi seguaci quando l’estensore principale viene a mancare…. Meno male, ci ha pensato Oronzino Invitto che, orgogliosamente, ha consentito a ‘Lu Puparu’ di varcare il 23° anno di pubblicazione ed è anche riuscito ad armonizzare i due capostipiti (Fera e Puparu) in una pubblicazione al passo con i tempi, che si fa piacevolmente sfogliare e condividere.
La troverete (gratuitamente) quando visiterete gli stand dei pupari nel castello e vi piacerà leggere i pezzi di Giacinto Urso (intervistato da Anna Rita Maggipinto), Totò Vergari, William Fiorentino, Paolo Stanca, Piero Marcucci, Ludovico Malorgio, Ida Blattmann D’Amelj, Giovanni Invitto (che parla di Gino Maragliulo), Antonio Manzo, Mario De Marco, Pino Leucci, Antonietta Caretto Greco, Maria Teresa Sava, Pier Luigi Bombelli, Raffaele Polo, Gina Pennetta, Aduino Sabato, Antonio Santese e le numerose poesie che costellano la pubblicazione.
Saluti più che cordiali e auguri, in apertura, dell’Arcivescovo Michele Seccia, del Sindaco Carlo Salvemini, dell’Assessore Foresio e di Oronzino Invitto.