MATURITÀ E PRAGMATISMO: IL LECCE CRESCE E AGGUANTA IL TERZO POSTO, 2-0 ALLA CREMONESE
di Annibale Gagliani______
Chiudendo gli occhi per un attimo ai tifosi del Lecce sarà sembrato di saltare sui seggiolini di uno degli stadi di Glasgow: poteva essere il solito match di Scottish Premier League, invece era cadetteria. Vuoi per il terreno di gioco zuppo di pioggia in alcune zone del campo, vuoi per la vigoria fisica che ha contraddistinto la sfida fin dai primi minuti.
Tre aspetti colpiscono più di tutti in questo 2-0 portato a casa dagli uomini di Liverani ai danni della Cremonese di Rastelli: la maturità con la quale i giallorossi hanno condotto i novanta minuti; l’importanza capitale di Filippo Falco; il lavoro da play basso di Lucioni.
Un primo tempo equilibrato e con poche occasioni faceva storcere il naso al pubblico leccese, abituato a intense folate offensive da parte dei lupi. Solo un brivido lungo la schiena per i licantropi: lancio illuminante di Lucioni, Falco spacca la difesa avversaria con un inserimento a fari spenti, controlla davanti al portiere nemico, Claiton lo mette giù commettendo fallo da ultimo uomo. L’arbitro non vede, nulla di fatto. I ritmi calano man mano, addirittura a pochi minuti dall’intervallo la squadra dava la sensazione di aver perso la concentrazione, concedendo qualche palla goal agli ospiti lombardi.
Nel secondo tempo è venuto fuori tutto il pragmatismo e la forza mentale che i giallorossi stanno acquisendo settimana dopo settimana: il momento clou della gara, nel cuore della ripresa, ha visto un uno-due micidiale firmato Falco-La Mantia, bocche di fuoco che hanno offerto sacrificio e qualità per tutta la durata della sfida. Falco con una staffilata di destro in area, La Mantia con una frustata di testa su corner: il morso del lupo è stato letale. I salentini non si sono fermati a gestire il risultato, ma hanno creato una ghiotta serie di occasioni che avrebbero potuto regalare un distacco più ampio.
Il Lecce è momentaneamente terzo con ventidue lunghezze a soli tre salti dalla capolista Palermo. La media punti accumulata in queste tredici giornate, quasi 1,7 a partita, è un andatura da play off alto con vista secondo posto. Prossima tappa Carpi, dove la neopromossa terribile dovrà cementare tutte le certezze già acquisite in questo cammino sorprendentemente in ascesa. L’arma Falco può essere determinante in un attacco che vede crescere l’intesa tra La Mantia, Palombi e i centrocampisti dotati di concetto.
In difesa la soluzione “zio” Lucioni può essere un modo efficace per uscire subito dal primo pressing avversario, sfruttando la sua capacità d’impostazione, dotata di un buon lancio lungo ed esperienza fondamentale nella gestione dei momenti difficili.
Vincere a Carpi vorrebbe dire fare un altro netto passo in avanti, dato che il Palermo affronterà al Barbera il Benevento. Sognare non costa nulla, soprattutto se la salvezza è sempre più vicina.
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