“A Taranto il caso non è chiuso. È emergenza infanzia”. L’UNICEF ALL’ ATTACCO CONTRO IL MOSTRO
(g.p.)______Al ministro Luii Di Maio fischiamo le orecchie in questi giorni, il vento che soffia da Taranto gli ricorda le promesse tradite.
Dopo la lettera indirizzatagli ieri dai Genitori Tarantini, oggi l’ Unicef, l’ organizzazione delle Nazioni Unite per l’ Infanzia, ha tenuto questa mattina nelle scuole davanti al Mostro (nella foto, al quartiere Tamburi) una manifestazione di protesta, a favore dei diritti dei bambini.
Pur non entrando nel merito della mancata riconversione, che comunque, gli va ricordato, avrebbe portato lavoro, e pulito, e avrebbe ridisegnato da sé il futuro della città jonica; pur essendo contestabili le sue parole che si adeguano al ricatto del lavoro in cambio della distruzione del territorio; pur con l’imperdonabile omissione su tutti quei bambini tarantini che proprio non ci sono più, perché sono morti di tumore; la dichiarazione rilasciata dal portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini contiene alcuni passaggi particolarmente significativi. Eccone il testo integrale:
“La giornata mondiale dell’infanzia non è stata solo ieri ma inizia oggi qui a Taranto.
Ho ricevuto centinaia di lettere da parte dei bambini che ho incontrato nelle scuole in ogni parte della città che consegnerò al Santo Padre e al Presidente della Repubblica. Raccontano in maniera drammatica e sconvolgente di un mondo osservato dalla finestra con la pura del vento, di paura di morire, di impotenza dei loro genitori.
Mi ha colpito la loro tragica consapevolezza di poter morire.
Questo è inaccettabile! Un bambino non può vivere così. A Taranto i diritti dei bambini sono sospesi : il diritto al gioco , all’ aria pulita e soprattutto il diritto alla vita.
Non sono qui oggi a chiedere la chiusura del Ilva. Il diritto al lavoro non si discute.
Sono qui però per lanciare un appello a tutte le istituzioni, alla società civile ai cittadini.
Questi bambini qui, non sono i bambini di Taranto. Sono bambini italiani ed é nostro dovere proteggere e ridare loro una vita normale.
Chi è’ d’accordo? Chiedo un patto traversale fuori dagli schieramenti politici , tra esseri umani, per non lasciare soli questi bambini e i loro genitori a morire senza soluzioni.
Le soluzioni esistono e i bambini le conoscono molto bene . Dobbiamo ascoltarli.
Una cosa è certa, questa generazione salverà questa città perché è consapevole sulla propria pelle di ciò che sta accadendo. Tocca a noi adulti ora cambiare il vento a Taranto. Si può fare.
Unicef non è qui di passaggio ma oggi adotta idealmente la città dove i diritti dei bambini sono quotidianamente violati”______
LA RICERCA nel nostro articolo di ieri