LA CITTA’ MESSAPICA DI MURO TENENTE
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio
per le province di Brindisi, Lecce e Taranto, Maria Piccarreta, ci mnd il seguente comunicato______
Mercoledì 21 alle ore 16,00 a Roma nel complesso del San Michele, sede del Ministero nel programma Discorsi di metodo organizzato dall’Istituto Centrale per l’Archeologia MiBAC, sarà illustrata l’esperienza di Muro Tenente.
La città messapica di eccezionale importanza archeologica, scavata dalla Libera Università di Amsterdam e gestita concordemente dalle Amministrazioni comunali di Latino e Mesagne, proprietarie dell’area è stata riconosciuta quale esperienza degna di rilievo nazionale.
Attraverso il lavoro fatto dalla Soprintendenza in seno al Comitato di coordinamento, a conclusione degli ultimi lavori chiusi prima della scorsa estate, si è giunti alla stesura del Regolamento pienamente condiviso e ad un unico gestore. La città di Muro Tenente costituisce oggi in una zona franca afferente indistintamente ad entrambe le amministrazioni e congiuntamente gestita e valorizzata.
Un esempio più unico che raro di una seria e lungimirante politica culturale da parte del territorio che sta guidando lo sviluppo di due comunità mettendo al centro la loro storia, la loro cultura, l’archeologia, la loro identità uniche in passato e oggi invece divise in due realtà amministrative.
Al contempo costituisce la dimostrazione dell’importanza del ruolo della Soprintendenza nei territori quale garante di tale eccezionale risultato.
Un sistema ed una metodologia vincente tanto da aver contato quest’anno oltre 30.000 presenze.
I “Discorsi sul metodo” continuano, affrontando questa volta il caso studio di Muro Tenente in Puglia, in provincia di Brindisi, dove il Parco Archeologico è gestito da un comitato tecnico-scientifico composto dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto, dalla Vrije Universiteit Amsterdam, dall’Università del Salento e dai Comuni di Mesagne e di Latiano.
L’area archeologica conserva i resti di un insediamento fortificato messapico che si estende su circa 50 ettari, oggetto di numerose campagne di scavo a partire dagli anni ’60 del secolo scorso. L’area attualmente destinata a Parco Archeologico (oltre 30 ettari), di proprietà dei Comuni di Mesagne e Latiano, è stata recentemente oggetto di un importante intervento di recupero, di fruizione e di valorizzazione finanziato nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro Rafforzato ‘Beni e Attività Culturali’.
Attraverso il progetto “Muro Tenente”, la comunità ha avviato un processo di riscoperta e di valorizzazione del proprio patrimonio culturale e paesaggistico, orientandosi verso un piano di sviluppo sostenibile, aprendo la strada a una nuova consapevolezza delle proprie risorse e all’attuazione di forme gestionali autonome e sostenibili. Le attività connesse con il Parco hanno infatti portato benefici sociali al territorio, nel quale una porzione di paesaggio destinata al degrado e all’abbandono sta diventando un punto di riferimento: si modifica così la percezione dei paesaggi agrari e si restituisce valore alle componenti identitarie dei luoghi. Nell’arco di pochi anni, il numero di fruitori del Parco è passato da 0 a circa 30.000: outsiders, insiders, scolaresche, disabili, giovani e meno giovani hanno avuto la possibilità di fruire dei servizi offerti e delle iniziative proposte e gestite da un gruppo di giovani professionisti del settore, regolarmente retribuiti. Fra la primavera e l’autunno, infatti, il Parco diventa luogo di aggregazione per il mondo dell’associazionismo, delle scuole, della ricerca e della cultura, grazie a una serie di eventi molto “partecipati”, quali laboratori didattici, osservatori astronomici, visite guidate, corse campestri, concerti, eventi teatrali.
Istituto Centrale Archeologia – Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Complesso del San Michele a Ripa, Sala Molajoli
Roma, 21 novembre 2018 ore 16.00
Ingresso libero