ALLA SCOPERTA DELL’ITALIA DI SERIE B – 6 / PESCARA
(g.p.)______
Pescara è un guazzabuglio pressoché inestricabile di vecchio e di nuovo, di antico e di recente, di passato e di contemporaneità, allo stesso modo in cui si mischiano il grigio e l’azzurro dal cielo al mare.
Il centro è tutto sistemato a dovere, con ampie isole pedonali, con le bancarelle dei libri e dei giornali usati a pochi metri dalle catene commerciali dei loghi delle multinazionali.
Allo stesso modo, corso Vittorio Emanuele, che lo taglia in pieno, fino al lungo lungomre, è un cantiere aperto, di transenne e rifacimenti, fra i palazzi austeri e recenti, fra palazzine messe male e uffici d’avanguardia.
Problemi enfatizzati sui giornali della città, Il Tempo, Il Messaggero e Il Centro, con un’attenzione spropositata per una realtà politica che vive, anzi sopravvive a sé stessa, vecchia e logora, senza che il nuovo, che pure c’è, a vari livelli di esasperazione, traspaia dalle pagine di carta e da quelle della vita quotidiana.
Pescara ha 120.000, ma è il cuore di un’area metropolitana di oltre 250.000 abitanti con i comuni contigui e fino a 420.000 includendo l’intera area di influenza. E’, insieme a L’Aquila, sede degli uffici del consiglio, della giunta e degli assessorati regionali.
E’ la città di Gabriele D’Annunzio, che qui nacque il 12 marzo 1863. La casa è monumento nazionale, e dal 1993 ospita un museo dedicato al primo periodo di vita di D’Annunzio, con raccolta di documenti, opere d’arte, vesti, manoscritti, fotografie, piccole sculture e dipinti degli amici Costantino Barbella e Francesco Paolo Michetti.
Ma Pescara è anche la città di Ennio Flaiano, che qui nacque il 5 marzo 1910: a lui è dedicato un avveniristico ponte sul fiume Aterno.
Anche lui, come il suo più illustre predecessore, andò presto a Roma a cercare e a trovare fortuna, e ancora oggi comunque Pescara sua volta gravita sempre, come tanta parte di Abruzzo e degli Abruzzesi, sulla capitale.
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