LE SPERANZE TRADITE / REAZIONI – 2 / IL SINDACO DI MELENDUGNO, MARCO POTI’ SUPERA L’ AMAREZZA E CON GRANDE DIGNITA’ RILANCIA LA LOTTA: ‘Con questa decisione il governo avalla la distruzione di un territorio. Ce ne ricorderemo. E combatteremo ancora. Intanto la vostra vicinanza e i vostri ristori potete tenerveli, non li vogliamo’
(g.p.)_____Varie dichiarazioni e interviste in queste ore anche per il sindaco di Melendugno, Marco Potì, che, anche per il suo ruolo istituzionale, più di tutti aveva cercato e incalzato il governo, più di tutti aveva avuto fiducia in una decisione diversa da quella arrivata ieri sera.
Prima tanta marezza, nel sottolineare che “Hanno infranto le promesse elettorali con il pretesto dei costi troppo alti. Ma noi siamo convinti che le procedure sono contestabili e l’opera può essere fermata”.
Poi, la voglia di non mollare: “Ci rialzeremo e combatteremo. Il Salento se ne ricorderà. Non abbiano chiesto a Conte o alla ministra Lezzi di essere i dottori dei nostri dolori. Ci cureremo da soli le nostre ferite, sapremo rialzarci e continuare a combattere. Conte con questo atteggiamento avalla quella che sarà una follia ingegneristica e la distruzione di un intero territorio. Nel Salento se lo ricorderanno bene”.
Con lucidità e dignità: “Sono deluso e amareggiato per l’atteggiamento che ha avuto questo Governo del presunto cambiamento rispetto a tutte le criticità che ci sono e che permangono essendo ancora ‘sub judice’ e che possono arrivare a sospendere le autorizzazioni.
Sono ancora più deluso dalle dichiarazioni di Conte, che parla di ristori per le comunità e di vicinanza ai territori. Il primo ministro può starsene a Roma.
Le comunità di questi territori non vogliono essere ristorate, né vogliono vicinanza, perché non hanno trovato in questo Governo e nelle forze politiche che lo sostengono il coraggio e la volontà politica di cambiare rispetto a quest’opera verso cui si è dichiarato sempre e totalmente la contrarietà.
Sono deluso da questa fretta e superficialità nel voler liquidare queste criticità che conoscevano bene tutti, specie i ministri e i deputati salentini del M5S”.______
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