LECCE VISTA DAGLI SCRITTORI CONTEMPORANEI / 27 – IL DIALETTO INTERNAZIONALE DI ERMINIO GIULIO CAPUTO
di Raffaele Polo_______
Anni addietro, c’era un premio di poesia che attirava molto, per la qualità della giuria e per la serietà dell’organizzazione: era dedicato alla poesia salentina ed organizzato da ‘Lecce Nostra’. I risultati finali erano poi pubblicati su ‘Festa Noscia’, a chiudere un cerchio di tradizione e amore verso il dialetto che oggi…non c’è più.
Nelle serate di premiazione, c’era il meglio degli autori dialettali: da Rocco Cataldi a Niny Rucco, da Fracasso a Maragliulo, a Flora Russo a Imperiale, fino a Giovanni Polo e Pascol Colletti…
Molti di questi nomi, oggi, dicono poco o nulla a chi, pure, frequenta le ‘poesie in dialetto’. Ma si deve a loro se il dialetto si è sviluppato e ha assunto una dignità insperata.
Fra tutti, ricordiamo con piacere Erminio Giulio Caputo e la sua verve, la sua partecipata commozione nel proporre le proprie composizioni, sempre ricche di drammaticità e di profondi significati sociali.
Con Caputo, che risiedeva a Novoli, c’erano frequenti discussioni, anzitutto sul suo dialetto (leccese, novolese, salentino?) ma soprattutto perché nella sua più importante pubblicazione (se non sbaglio ‘Marisci senza sule’) scelse di abbinare ai testi in dialetto la traduzione in italiano.
Allora, la intelligentsia leccese era per il dialetto tout court, senza filtri o, addirittura, traduzioni. E Caputo, cittadino del mondo (nato a Campobasso, aveva lavorato ed abitato in Toscana e nelle Marche) ma con schiette origini salentine, propugnava una identificazione dialettale capace di superare i confini locali e, quindi, necessaria di una traduzione…
Accese e interessanti polemiche che rinverdivano l’interesse per il dialetto e per la poesia salentina… Bei tempi, insomma, di cui non è rimasto granché, se non le drammatiche composizioni di Erminio Giulio in un dialetto ‘internazionale’ e, naturalmente, con traduzione a fronte…
Salentu
Ugna de terra angulu de tiempu
ddù lu sciroccu scacca
ùmide ampate d’aria e rrena russa,
l’uecchi nne ccìccia, llippa li penzieri
e ncafurchiati ntra lli cuti pàtenu
arviri
sturtigghiati crucifissi.
Salentu
ddunca la vita è ppòtesi
(ni etìmu crai ci ole Diu ccampamu)
e ccurullariu ete lu spettare,
longa ne scanta n’agunia de senzi
le ure ca se ncàddanu a lle ure.
Fili filoru
curpe e rrimorsi mmertecamu a rretu
e ttuttu è ssotu
e lle parole tinte de papagna
sutt’a stu celu cecatu de luce.
Salento – Unghia di terra angolo di tempo/dove lo scirocco sbatte/umide vampe d’aria e rena rossa/gli occhi ci aggriccia, appiccica i pensieri/e conficcati nella roccia soffrono/alberi/contorti crocifissi./Salento/dove la vita è ipotesi/(arrivederci a domani se Dio ci fa campare)/ e corollario è l’attesa,/lunga ci schianta un’agonia di sensi/ le ore che s’accavallano alle ore./ Figli dei figli/colpe e rimorsi rovesciamo indietro/e tutto è fermo/e le parole tinte di sonnolenza/sotto un cielo accecato di luce.______
27 – Continua______
LA RICERCA nei nostri precedenti articoli della rassegna (stanno nel nostro archivio, accessibile dalla home page, digitando anche semplicemente nome e cognome che interessa nel riquadro ‘CERCA’ a destra sotto la testata)
1 – ERNESTO ALVINO, 13 aprile
2 – ENRICO BOZZI, 20 aprile
3 – RINA DURANTE, 27 aprile
4 – SALVATORE BRUNO, 4 maggio
5 – CLAUDIA RUGGERI, 11 maggio
6 – ANTONIO VERRI, 18 maggio
7 – SALVATORE TOMA, 25 maggio
8 – RAFFALE PROTOPAPA, 1 giugno
9 – GIOVANNI POLO, 8 giugno
10 – FRANCESCANTONIO D’AMELIO, 15 giugno
11 – GIUSEPPE DE DOMINICIS, 22 giugno
12 – ROCCO CATALDI, 29 giugno
13 – VITTORIO PAGANO, 6 luglio
14 – GIULIO CESARE VIOLA, 13 luglio
15 – VITO DOMENICO PALUMBO, 20 luglio
16 – NICOLA G. DE DONNO, 27 luglio
17 – CESARE MONTE, 3 agosto
18 – VITTORIO BODINI, 10 agosto
19 – CARMELO BENE, 17 agosto
20 – IACOPO ANTONIO FERRARI e ANTONIO DE FERRARIIS, 24 agosto
21 – GIROLAMO COMI, 31 agosto
22 – SALVATORE PAOLO, 7 settembre
23 – MICHELE SAPONARO, 14 settembre
24 – ERCOLE UGO D’ANDREA, 21 settembre
25 – FRANCO CORLIANO’, 28 settembre
26 – DONTO VALLI, 5 ottobre
Category: Cultura