LA DEMOCRAZIA E’ UNA CONQUISTA, LA BELLEZZA UNA RESPONSABILITA’, E NESSUNO RESTI INDIETRO / Il mio primo giorno di scuola insieme ai ragazzi

| 17 Settembre 2018 | 0 Comments

di Paolo Paladini______

Capita che, nel bel bezzo di una riunione, improntata alle tematiche dell’ abbattimento delle barriere architettoniche, un Preside ti inviti a tenere, da lì a poco, (in veste di Garante della persona disabile per il Comune di Leverano) un incontro con i bambini e i ragazzi del suo Istituto. Un’occasione da non lasciarsi sfuggire per augurare loro un buon inizio d’anno scolastico.

Con un tocco in più, però: al sapore di responsabilità e di partecipazione civica.

Ci siamo quindi ritrovati tutti insieme nell’uditorio: io (secondo da sinistra, nella foto, ndr),  in quanto Garante, e poi il Dirigente Antonio Saponaro, il Sindaco Marcello Rolli, l’Assessore Ines Cagnazzo, il Vice Presidente del Consiglio d’Istituto Cosimo Sorino, l’intero corpo docente e, soprattutto, gli alunni.

Loro: la benzina che tutto riesce a muovere, l’unico vero motivo per il quale ha senso spendere il proprio tempo a parlare ancora.

La scuola ha voluto aprire i battenti così: diventando un contenitore vivo di esperienze e di visioni di vita.

I gesti, le parole e persino gli sguardi si sono incastrati reciprocamente e si sono accesi di una luce tutta particolare. Un chiarore che ha voluto invitare i presenti a rendersi cittadini attivi, capaci di osservare il paese da prospettive sempre nuove e di indignarsi se qualcuno rimane indietro, o viene isolato.

Da qui il valore dello studio, non inteso soltanto come asettica percezione nozionistica delle materie, ma come opportunità imperdibile per una concreta assimilazione di un metodo.

Osservare, sperimentare, saper leggere i risultati e, in caso di insoddisfazione, avere la certezza di potersi relazionare col le persone e le istituzioni in vista di un risultato appagante.

Di questo si è parlato oggi: di un allenamento costante alla Democrazia.

Un qualcosa di fervido e sentito che affonda le proprie radici nell’attenzione ai particolari.

Quando uno scivolo manca o non si ha cura della bellezza di quanto esiste, sono tutti a farne le spese ed è la stessa scuola ad uscirne fuori smarrita. In quello stesso istante, infatti, si rinuncia volontariamente ad una parte di ricchezza che, se non incoraggiata, non potrà svilupparsi altrove.

Ma quando invece si drizzano le antenne e si agisce concretamente per garantire il benessere l’uno dell’altro, allora si gettano le basi per una società migliore, più aderente ai bisogni di chi la popola.

Nulla di trascendentale.

Solo piccoli gesti: accorgersi di qualsiasi tipo di barriera, dall’ostacolo alla timidezza eccessiva; dare dignità all’arredo e a qualsiasi altro elemento che compone il nostro vivere quotidiano; correggere gli adulti (sì, gli adulti) se qualche loro atteggiamento, per volontà o negligenza, infrange le semplici regole del vivere civile.

E allora, dove i genitori parcheggiano le macchine?

Si fermano per caso, a volte, nelle aree riservate ad altri?

Sostano per qualche secondo (che puntualmente si protrae per qualche ora) proprio di fronte alle rampe?

E in classe?

Alcuni, forse, si lamentano per la presenza di un compagno con esigenze particolari atteso che, dal loro punto di vista, credono che con la sua presenza rallenti l’apprendimento degli altri?

Tutto questo possono fare le nuove generazioni quelle che, oggi, con rispetto e interesse, hanno ascoltato: proporsi come avanguardie di Bellezza.

Perché adesso lo sanno: la Bellezza è anche una loro responsabilità.

Buon studio!

Category: Cronaca, Cultura, Eventi

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