RITORNA LA GUIDA “Salento proverbi ricette culacchi”

| 2 Settembre 2018 | 0 Comments

di Raffaele Polo______

Una corposa ‘guida’, preziosa per i contenuti delle oltre 400 pagine, ricchissime di illustrazioni e scandite in un accattivante sommario che principia con i proverbi, per poi presentare ben cento ricette salentine e soffermarsi ancora su racconti storico-leggendari e ‘culacchi’, è appena stata edita da ‘Il Salentino’, nella collana ‘Terra e Mare’, con la qualificata collaborazione di Salvatore Sindaco (per la parte storico- folkloristica) e Leo Candido per la selezione Aziende e Saggi.

In realtà, questa ‘Salento proverbi ricette culacchi’ è alla quarta edizione, proseguendo un discorso ricco di humus e certamente congeniale a chi si interessa di tutti gli aspetti della nostra terra, abbinando ai temi più utili e gradevoli, come la gastronomia e il piacere di condividere notizie sulle proprie origini, anche l’idea di conoscere quello che la tradizione orale delle popolazioni di Terra d’Otranto ha tramandato attraverso i ‘cunti’ e gli aneddoti faceti, detti ‘culacchi’.

Ad esempio, in questa edizione si parla della Leggenda della Pila di Pompignano, della Prodigiosa scultura lignea di San Michele Arcangelo a Castrignano del Capo, oppure della Collina delle ninfe e dei fanciulli, e la Cripta di San Giovanni Battista a Giuggianello (nella foto). Senza trascurare un accenno ai Culacchi di Papa Galeazzo da Lucugnano e l’intrigante scritto sulla Sibilla Laurea e il tempio di Apigliano…

Veri e propri saggi su eventi e personaggi poco conosciuti che sono esaminati con spirito critico e storico dall’attento occhio di Salvatore Sindaco, studioso della nostra storia che dedica alla sua Melendugno lo scritto su ‘La grotta dell’amore ‘.

Simpatico e coinvolgente lo spazio dedicato ai proverbi (ben trecento) tra cui qualcuno poco conosciuto (Santa Lucia: li pariti bianchi nìuri li facìa, Varca rutta, ogne chentu la ssimmutta, Zappe e zappuni, nu mbolune diciuni); la scelta del dialetto e degli argomenti (in ordine alfabetico) è squisitamente agreste, in un dialetto universale che potremmo definire ‘del Capo’, in antitesi a quello, più classico, del capoluogo. E la traduzione in inglese è spesso fantasiosa, dovendo rendere il senso di un detto sovente intraducibile.

Infine, le ricette, suddivise in Antipasti, Primi Piatti, Secondi Piatti, Pane Pizza Focacce e Dolci.

Sono abbinate ai locali caratteristici del nostro Salento e offrono, assieme alle istruzioni per la preparazione, l’abbinamento consigliato per il vino e le foto del locale, presentando anche la foto dello chef che consiglia il manicaretto di turno…Da sottolineare che le ricette sono tutte salentine, affondano nella tradizione ma rivelano pure l’estro contemporaneo dei ristoratori e degli chef nostrani. Ci hanno particolarmente incuriosito, ad esempio, la Mignolata alla salentina, i Ravioli al cofano di Gallipoli con gambero rosa, le Municeddhe al vino bianco, le Triglie di scoglio agli spinaci, lo Spumoncino fave e piselli di Zollino e la Coppa Sacanfò…

Tanta pubblicità, naturalmente: ma molto ben gestita in una pubblicazione che è un vero e proprio vademecum non solo per il turista, ma anche per chi è interessato alle storie ed ai luoghi caratteristici del nostro Salento.

“Seguendo i racconti, i saggi, le ricette e le immagini in esso impresse, il libro diventa un’ottima guida per scoprire e conoscere il territorio in tutte le sue sfaccettature più segrete..” afferma Leo Candido, che si è da tempo specializzato nella produzione e diffusione di libri turistici e fotografici di gran pregio, dedicati al territorio salentino.

La distribuzione della Guida è capillare, presso le aziende pubblicizzate e nei più importanti locali della Regione. E può essere richiesta a ‘Il Salentino editore’: l’amico Leo sarà felicissimo di farvela avere.

 

Category: Cultura, Libri

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